Music from the Death Factory |
I Throbbing Gristle nascono già grandi. Furono, infatti, (l'opinione è ormai condivisa) i fondatori dell'industrial. Non solo, ma l'ensemble artistico da cui trassero origine, COUM Transmissions (di cui presto sveleremo qualcosa), agiva (e si agitava) sin dalla fine degli anni Sessanta; essi, quindi, già da tempi non sospetti, cominciarono a distillare la colonna sonora dell'umanità postmoderna, avviata alla progressiva autodistruzione (cfr. il precedente post), che vedrà il suo culmine negli Annual Reports; e questa intuizione epocale, degna di intellettuali veri e profetici, venne altresì declinata tramite la fusione dei due corni principali dell'avanguardia musicale della seconda metà del Ventesimo Secolo: la musica concreta e quella elettronica - una sintesi resa plastica, dal vivo, grazie al ricorso ad un vaudeville sarcastico e spietato degno di Karl Kraus, Ernst Friedrich e della Repubblica di Weimar piuttosto che della bonomia di certo cabaret inglese.
Basterebbe questo (e la consapevolezza che le radici dei Throbbing sono ancora da esplorare) a ritagliare al gruppo di Londra un posto di rilievo accanto ai protagnisti dell'avanguardia del secolo passato.
The best of Throbbing Gristle vol. 1 (Settembre-Novembre 1975). Alcune tracce risalgano al 30 Luglio 1976 e furono registrate dal vivo a Stoccarda assieme all'enigmatico Albrecht D. (live che poi confluirà in Music from the Death Factory).
The best of Throbbing Gristle vol. 2 (Dicembre 1975-Ottobre 1976).
Music from the Death Factory (Stoccarda, 30 Luglio 1976).
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