NWW list vol. 17. Floh de Cologne |
96. Luc Ferrari (Francia) - Presque rien (1995; recordings 1967-1989). Luc Ferrari appartiene al filone del concretismo francese assieme ai capifila Pierre Schaeffer e Pierre Henry (vedi le registrazioni su una spiaggia che formano La lever du jour au bord de la mer), ma egli fu in contatto proficuo anche con Edgard Varèse e con la ‘colonia elettronica’ di Darmstadt. L’edizione di Presque rien qui presentata colleziona pezzi del periodo 1967-1970 (Music promenade e Presque rien n. 1), 1980 (Presque rien n. 2) e del 1989 (Presque rien avec filles).
97. Fille Qui Mousse (Francia) - Trixie Stapelton 291. Se taire pour une femme trop belle (1972). Riuniti attorno alla figura di Henri-Jean Enu, giornalista e artista d’avanguardia (‘plasticien’), gli sperimentatori francesi oscillano fra elettroacustica e krautrock d’ascendenza Faust. Henri-Jean Enu, voce; Denis Gheerbrandt, voce; Benjamin Legrand, voce, tastiere; Dominique Lentin, percussioni; Daniel Hoffmann, chitarra; François Guildon, chitarra; Léo Sab, violino.
98. Floh de Cologne (Germania) - Geyer-Symphony in Rock-Dur (1974). Formatasi nel 1966 ad opera di un gruppo di studenti anarchici, Floh de Cologne diverrà la formazione principe del cabaret politico tedesco (nella loro produzione spiccano sia Vietnam che Mumien, contro, rispettivamente, l’intervento americano in Asia e il colpo di stato in Cile). I tre brani (7’17’’, 12’56’’, 22’25’’) sono franti in recitativi militanti, marcette sarcastiche, tirate rock, il che rende ragione del termine ‘sinfonia’ adottato. Dick Städtler, voce, chitarra, basso; Theo König, voce, sassofono, clarinetto, armonica; Gerd Wollschon, voce, basso, percussioni; Markus Schmid, voce, chitarra, basso, percussioni; Dieter Klemm, voce, percussioni; Vridolin Enxing, voce, chitarra, tastiere, violoncello; Hans-Jorg "Hansi" Frank, voce, batteria.
99. Flying Lizards (Gran Bretagna) - Flying Lizards (1979). Dopo Grey scale (NWW71), David Cunningham vira verso il pop elettronico, tipico del post-punk dell’epoca, ma ne accentua il lato sperimentale (Events during flood o la versione devoluta di Summertime blues). L’insieme, notevole, è un vaudeville intellettuale alla Bonzo Dog attualizzato dagli effetti elettronici. David Cunningham; tastiere; Deborah Evans-Stickland, voce; Patti Palladin, voce; Vivien Goldman, voce; David Toop; Steve Beresford; Michael Upton.
99. Flying Lizards (Gran Bretagna) - Flying Lizards (1979). Dopo Grey scale (NWW71), David Cunningham vira verso il pop elettronico, tipico del post-punk dell’epoca, ma ne accentua il lato sperimentale (Events during flood o la versione devoluta di Summertime blues). L’insieme, notevole, è un vaudeville intellettuale alla Bonzo Dog attualizzato dagli effetti elettronici. David Cunningham; tastiere; Deborah Evans-Stickland, voce; Patti Palladin, voce; Vivien Goldman, voce; David Toop; Steve Beresford; Michael Upton.
100. Food Brain (Giappone) - Bansan (aka Social gathering) (1970). Piacevoli tirate stramentali fra psichedelia e progressive per un supergruppo che pescava da Speed, Glue & Shinki, Golden Cups e Apryl Fool. Shinki Chen, chitarra; Masayoshi Kabe, basso; Hiro Yanagida, tastier; Hiro Tsunoda, batteria.
101. Walter Franco (Brasile) - Ou não (1973). Interessante cantautore fiorito durante il periodo della dittatura militare (1964-1985), in aperto contrasto sia politico che artistico con la tradizione brasiliana. Oltre ad arrangiamenti inconsueti e innovativi, egli aderì alle tematiche della poesia concreta (nata proprio in Brasile alla fine dei Cinquanta) con cui venivano esaltate le caratteristiche sonore della parola (spingendosi sino alla distorsione e allo spasmo) a danno dello stretto significato d’essa (come nel finale di Misturação o in No fundo do poço). Da ascoltare.
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