Quicksilver Messenger Service |
Jefferson Airplane (USA, San Francisco, California) - Live at the Family Dog Ballroom September 9th,
1969. Cosa dire? Cinque brani da Volunteers, due da Crown of
creation, poi Somebody to love e,
dulcissimus in fundo, una jam con Jerry Garcia di ventisei minuti.
Altro? Marty Balin, voce; Grace Slick, voce; Jorma Kaukonen, voce, chitarra;
Paul Kantner, voce, chitarra; Jack Casady, basso; Spencer Dryden, batteria,
percussioni; [Jerry Garcia, chitarra].
Grateful Dead (USA, San Francisco, California) - Live at Fillmore West March 1st, 1969.
Concerto semplicemente eccezionale con tre monoliti: That’s it for the other one (21’22’’), Turn on your lovelight (23’59’’) e, ovviamente, Dark star (23’01’’). C’è
anche una grandiosa St. Stephen e,
perché no, una finale Hey Jude (un
po’ diversa dalle versioni medie dei Bitolz). I primi Grateful qui. Jerry Garcia, chitarra; Bob Weir,
chitarra; Ron ‘Pigpen’ McKernan, tastiere; Tom Constanten, tastiere; Phil Lesh,
basso; Bill Kreutzmann, batteria; Mickey Hart, batteria.
Quicksilver Messenger
Service (USA, San Francisco, California) - Live at Fillmore East June 1968. Happy trails fu un mio caposaldo per anni, ricomprato altre
due volte, in vinile e CD. Cipollina morì a soli 45 anni e non ebbe i
riconoscimenti che meritava, nonostante una produzione, giudicata
apparentemente minore, da riscoprire (Copperhead, collaborazioni con Merrell
Fankhauser e Nick Gravenites). Dopo trent’anni di ascolto il medley Mona-Maiden of the Cancer moon fa ancora
correre brividi per la schiena (e non è una metafora): qui ce ne sono addirittura
due, acidissime, indimenticabili e commoventi. John Cipollina, voce, chitarra;
Gary Duncan, voce, chitarra; David Freiberg, voce, basso, viola; Greg Elmore,
batteria.
Pesi massimi...pesi massimi!
RispondiEliminaIl live dei QMS è una pietra miliare; se non ricordo male uscì nei primi '80 in doppio vinile: uno dei bootleg veramente "storici"; da poco ho scoperto che la Evangeline ha rilevato i diritti e ristampato su doppi CD (e vinile) una serie di live dei QMS del 1968...da approfondire.
Poi, giudizio di parte (e chiudo): credo i QMS dell'anno solare 1968 abbiano rappresentato una delle realtà live più impressionanti della loro epoca (e non solo...) basti pensare che tutto Happy Trails è di fatto la "chiusura" dei loro concerti standard.
Amo i Jeferson, i Dead e tanti altri, ma la potenza chitarristica dei QMS era qualcosa di ancora ignoto all'epoca.
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