giovedì 25 ottobre 2012

Early psychedelia vol. 7 (Shadows of Knight/Music Machine/Seeds/Leaves)

The Seeds

Shadows of Knight (USA, Chicago, Illinois) - Gloria (1966). Psichedelia devota al blues americano e interpretata con piglio britannico. L’esordio è sostenuto dal superclassico Gloria e da altri episodi felici: Oh yeah di McDaniels (a cui avrà dato un orecchio David Bowie per Jean Genie), It always happens that way e Dark side, queste ultime due farina del loro sacco. Nel secondo disco, Back door man, appare una bella cover di Hey Joe. Jim Sohns, voce; Jerry McGeorge, chitarra; George Kelley, Chitarra, armonica; Warren Rogers, basso; Tom Schiffour, batteria. 

Music Machine (USA, San José, California) - (Turn on) The Music Machine (1966). Effimeri, famosi per Talk talk, i Machine dovrebbero venir, in parte, rivalutati almeno per l'energia sottesa ad alcuni brani. Non manca la reinterpretazione di Hey Joe. Sean Bonniwell, voce, chitarra; Mark Landon, chitarra; Doug Rhodes, tastiere; Keith Olsen, basso; Ron Edgar, batteria.

Seeds (USA, Los Angeles, California) - Seeds (1966). Can’t seem to make you mine e l’oscena Pushin’ too hard, il tono jaggeriano del cantante Saxon (Gigi Proietti lo definirebbe: piacionico) e una psichedelia elementare bastarono a creare una sicura leggenda. Difficile dire se furono i tempi del flower power a creare i Seeds o furono questi ultimi, astutamente, a sfruttarne la scia. Il disco, comunque, rimane piacevole. Sky Saxon, voce, basso, armonica; Jan Savage, chitarra; Daryl Hooper, tastiere; Rick Andridge, batteria. 

Leaves (USA, San Fernando Valley, California) - Hey Joe (1966). Cresciuti con il folk elettrico di ascendenza MCGuinn i Leaves basarono le proprie fortune sulla cover (ancora!) di Hey Joe (una delle primissime); tutta l’operina, tuttavia, si fa ancora ascoltare con gusto, specie quando i Nostri allentano le briglie (Back on the Avenue). John Beck, voce, chitarra; Robert Lee Reiner, chitarra; Bobby Arlin, voce, chitarra; Bill Rinehart, voce, chitarra; Jim Pons, voce, basso; Tom Ray, batteria.

1 commento:

  1. Gloria è un bel psycho-blues veramente. Poi i Seeds... basta il nome

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