giovedì 31 maggio 2012

Djam Karet - Burning the hard city (1991)

Formatisi a Los Angeles a metà degli anni Ottanta, i Djam Karet (Gayle Ellett; chitarra; Mike Henderson, chitarra; Henry Osborne, basso; Chuck Oken, batteria) propongono uprogressive-rock strumentale basato sull'improvvisazione.
Se i loro primi lavori furono influenzati dal prog europeo dei Settanta, di questo afflato, almeno in questo lavoro, rimane solo l'ascendente, davvero sporadico, dei King Crimson più duri, dilavati da un certo alone 'romantico' e, come avviene nelle loro prove più deboli, sinfonico. Province 19: the visage of war parte con un breve recitativo alla One of these days, ma il tono vira da subito verso la memorabile cadenza di 21st century schizoid man; l'umore dominante del disco, tuttavia, a parte alcuni brevi momenti dell'altro capolavoro Grooming the psychosis, risiede  piuttosto in una prog-rock condotto esemplarmente dai due chitarristi, abbastanza lontano dalle complicazioni e dalle ambiguità feconde di quello europeo; anzi, a riguardare retrospettivamente il disco dopo l'ascolto, la sensazione generale è quella di un'opera costruita sul felice gioco improvvisativo di Ellett e Henderson, dalle linee chitarristiche terse e ben definite, dense di un semplice ed efficace lirismo (Feast of ashes o i larghi assoli del pezzo eponimo, davvero splendidi); fan eccezione, forse, gli eccitati arabeschi iniziali di At the mountains of madness (ennesimo omaggio a Lovecraft!).
Un'opera non rappresentativa della loro produzione, ma efficace come introduzione a essa.

martedì 29 maggio 2012

Fugazi - 13 songs (1989-1990)/Steady diet of nothing (1991)

I Fugazi (Ian McKey, voce, chitarra; Guy Picciotto, voce, chitarra; Joe Lally, basso; Brendan Canty, batteria) nacquero dalla comunanza artistica del grande McKey (già nei Minor Threat, crema dell'hardcore di Washington DC) e di due membri dei Rites of Spring (Lally e Picciotto); essi rappresentano, forse, uno dei migliori lasciti di quella stagione: di essa conservarono la teatralità vocale, ma se ne distinsero per la parte compositiva, sempre in bilico fra irruenza tradizionale, davvero rock 'n' roll, e destrutturazione proprio di quell'impeto sorgivo - destrutturazione attuata per mezzo di brevi riff, staccati, indugi, riprese brucianti e memorabili duetti voce-chitarra; una complessità così ben nascosta da dare l'impressione d'una serie di brani lineari (e dal fascino inspiegabile).
Basta ascoltare il capolavoro Waiting room da 13 songs (somma di due EP, l'omonimo del 1990 e Margin walker dell'anno precedente): il giro di basso iniziale, la grattugia delle chitarre, lo stop inopinato, la ripartenza, il tono recitativo di McKey, il controcanto di Picciotto, son tutti espedienti per poter liberare “Sitting outside town/Everybody’s always down”. Tutto in tre minuti scarsi; una partitura complessa e, al contempo, un incedere irresistibile. Laddove il punk-hardcore europeo ricerca il tono aspro, ma cantabile, politicizzato, ma cameratesco, quello americano, al di là delle differenze di talento interne, suona sicuramente più disperato, problematico e, osiamo dirlo, profondamente asociale nella sua ribellione politica. Nonostante alcune pulsioni comunitarie, tipiche dei movimenti spontanei, l'interezza del movimento hardcore presenta personaggi e piccoli gruppi isolati contro il Sistema e refrattari ad istanze socialiste genericamente intese; questa considerazione può mostrarsi ingenerosa verso alcune formazioni (e verso i Fugazi in particolare), ma è difficile negare che la rivolta americana presenti sempre individui borderline o singoli personaggi, e mai partiti o ideologie unificanti; aneliti comuni che il Sistema aborre e scoraggia attraverso compagne oblique (l'anticomunismo, il culto della bandiera, la paura del terrorismo). La Thatcher (e Reagan) sentenziarono che la società non esiste; Greenspan (memore di Hobbes) teorizzò uno sviluppo basato sul consumatore solo contro tutti, indaffarato per la sopravvivenza ed immemore della solidarietà; Ayn Rand auspicò esplicitamente (ne La fonte meravigliosa) una storia progressiva fondata esclusivamente dalle grandi personalità creative, impensabili in uno stato socialista (o democratico) che tutto livella al basso. Questa tendenza all'individualismo spiega la caducità delle correnti rivoluzionarie (peraltro falciate dagli assassinii politici), l'autodistruttività di gran parte della controcultura, l'irrilevanza dei movimenti sociali americani; dal punto di vista musicale anche un inno come If the kids are united  è, in media, impensabile. Negli USA anche il tifo è individuale (e debitamente interrotto dalla pubblicità). L’hanno spacciato per civiltà: che sia torpore indotto? 
Suggestion, Provisional, Give me the cure, Latin root, And the same, Margin walker, Exit only sono le altre meraviglie disseminate nei due lavori.

venerdì 25 maggio 2012

Swans - Discografia completa 3/3 Swans - Love of life (1992)/The great annihilator (1995)/Die Tür ist zu (1996)/Soundtrack for the blind (1996) 1^ parte-2^ parte/My father will guide me up a rope to the sky (2010)

Gli Swans degli anni Novanta confermano la curvatura purgatoriale del loro leader incontrastato. Michael Gira ha ormai  la consapevolezza dell'iniziato: ha assimilato brutture, umiliazioni, trasalimenti; di tutto ciò non restano che ricordi e, come scrisse Rimbaud, “come caldi escrementi d'una vecchia piccionaia/mille sogni in me fan dolci bruciature*”. D'altra parte cos'è un ricordo se non un sogno**?
Michael Gira lascia la disperazione esclusiva e ritmata degli esordi per la forma della ballata; i suoi toni sono di chi ha vissuto intensamente e ora, snervato dalla lunga consuetudine all'orrore, più saggio, forse più debole, può cantare il passato col distacco di Didimo Chierico (“calore di fiamma lontana”) e, addirittura, trasfigurarlo con accenti fantastici, colla carica empatica d'un favolista. Her, The sound of freedom, Identity, The golden boy that was swallowed by the sea i picchi di Love of life: larghe e bellissime ballate che si caricano, a tratti, quasi impercettibilmente, di toni arcani, medioevali.
Tale parabola, di mestizia e lavoro interiore, viene prolungata da The great annihilator; una certa frenesia percussiva (nel gruppo entra William Rieflin dei Ministry) rimanda, a tratti, ai primi album, ma il suono rimane circoscritto all'ambito crepuscolare imboccato da tempo. Ancora meraviglie: In, Celebrity lifestyle, Warm, I am the sun e Mother/Father, modellata dalla voce di Jane Jarboe.
Dopo Die Tür ist zu, sette improvvisazioni dal vivo, in cui risalta un lato sperimentale fino ad allora inaudito (specialmente nei tre brani più estesi, Ligeti's breath, di ventidue minuti, YRP e Soundsection), i Nostri licenziano il taglio finale Soundtrack for the blind. Per l'occasione arruolano Vudi (chitarra, dagli American Music Club), Joe Goldring (basso, dai Toiling Midgets) e Larry Mullins (percussioni).
Il disco è un capolavoro, superiore persino a Children of God. Non è difficile pensare, vista l'eterogeneità del tutto, ad un recupero di materiale preesistente; due ore e mezzo di musica in cui si ritrovano lacerti di canzoni, schegge live, recitativi, elettronica, accenti industrial, lo sperimentalismo di Die Tür ist zu, ballate tradizionali (di Gira: le eccezionali Helpless child, The sound e The final sacrifice, rispettivamente 15'47'', 13'11'', 10'27''; della Jarboe: la bella Hypogirl e, addirittura, Volcano, pezzetto techno, buono per rimescolare ancor più le carte). In carriera Michael Gira ha dapprima dispiegato le cadenze spietate delle sue Songs of experience e poi, raddolcito e avvolto da una luce morente, quasi filtrata da una vetrata gotica, ci ha donato le sue Songs of innocence: l'infanzia brutalizzata, la vita spezzata, e poi una parvenza di salvezza, sono tutte istanze della sua arte che, sparse nei suoi lavori, coesistono nella miscellanea testamentaria di Soundtrack for the blind.
L'inopinata resurrezione degli Swans due anni addietro con My father will me guide up a rope from the sky, guastò una così coerente dissoluzione. Il lavoro riprende i fili dell'ultimo decadentismo di Gira, ma la sincera disperazione sottesa, patente o sublimata, affiora saltuariamente. Rimangono (non è poco!) belle canzoni: No words/no thought, You fucking people make me sick, Eden prison.
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PS. I due EP Blood women roses, 1987, e Shame humility revenge, 1988, pubblicati a nome Skin, sono per gran parte opera di Jane Jarboe e verranno recensiti prossimamente in un post dedicato interamente a lei.

* Arthur Rimbaud, Orazione della sera (Oraison du soir: “Tels que l'escréments chauds d'un vieux colombier/mille rêves n moi font de douces brûlures”)
** Come conferma l'Anonimo Romano. Nel 1325, allora bambino,  vide l'entrata in Roma, presso il portico d’Ottavia, di numerosi cavalieri armati diretti verso il Campidoglio. Nel rimembrare l’avvenimento così si esprime: “queste cose me recordo como per suonno”.


mercoledì 23 maggio 2012

Nurse With Wound list vol. 3 (Alternative TV/Alvaro/Ame Son)

Vol. 3

8. Alternative TV (Gran Bretagna) - Vibing up the senile man (1979). Gruppo riunito attorno alla figura di Mark Perry, fondatore della fanzine Sniffin’ glue. I primi tentativi furono assecondati da Genesis P-Orridge dei Throbbing Gristle (che suona la batteria; peraltro uno dei primi collaboratori degli ATV, Alex Fergusson, rifluirà negli Psychic TV di P-Orridge). Il suono, originariamente post-punk, evolve qui in uno sperimentalismo più deciso, denso di cupi recitativi. Interessanti anche le parti live aggiunte nella ristampa del 1996. Mark Perry, voce, chitarra; Mick Lineham, chitarra; Dennis Burns, basso; Genesis P-Orridge, percussioni; Chris Bennett, batteria; Glyn Collins, flauto.

9. Alvaro [Peña-Rojas] (Cile) - Drinking my own sperm (1977). Pianista e poeta, Alvaro, dopo aver registrato album con formazioni sudamericane, si trasferì a Londra dove formò i 101’ers (assieme a Joe Strummer). Le radici latinoamericane, non immuni dalla polemica politica (“The rich go by in fat cars/the poor are kept behind bars/things go better with cocke/starving indians die chewing cocke” da Latino America), vengono filtrate dalla nuova, acquisita, sensibilità continentale. Sarebbe quantomeno curioso studiare le eventuali influenze su Strummer e i Clash.

10. Ame Son (Francia) - Catalyse (1970). Alcuni membri del gruppo suonarono con il Daevid Allen pre-Gong, ma i francesi non sono tributari di nessuno, anzi. Furono uno dei primi gruppi continentali a miscelare progressive, space e jazz rock – commistione che si formalizza in alcune corpose jam davvero apprezzabili. Da ascoltare. Bernard Lavialle, chitarra; François Garrel, voce, flauto; Patrick Fontaine, basso; Marc Blanc, voce, batteria.

lunedì 21 maggio 2012

Bitch Magnet - Star booty (1988)/Umber (1989)/Ben Hur (1990)

Nati nell'Ohio, presso l'Oberlin College, i Bitch Magnet (il trio Sooyoung Park, voce, basso; Jon Fine, chitarra; Orestes Delatorre, batteria, poi sostituito da Pete Pollack; oltre a David Galt e David Grubbs alla chitarra) sono alla confluenza tra declino definitivo del rock dei Settanta (sancito dall'hardcore) e sonorità del decennio insorgente.
Dopo l'antipasto lavico di Star booty, i Magnet trovano subito la loro via; Umber possiede l'energia elementale del rock sorgivo, nonché la propensione d'esso allo svolgimento classico della canzone (con evidenti tracce di melodia); tale nucleo, tuttavia, deborda meravigliosamente verso certe istanze dei primi anni Novanta, verso le sessioni infuocate dei Polvo, ad esempio (tra gli altri; qualcuno cita Don Caballero, altri Big Black, altri addirittura Sonic Youth, per quel che vale).
In realtà i Magnet operano una trasmutazione dell'hard rock classico: ne accettano alcune cadenze, ma le scarnificano formalmente; il risultato è una derubricazione di quella carica purissima (ed ingenua) e dell'importanza della parte vocale e della retorica eroica del frontman, a tutto favore di una sorta di un compatto e costruttivo hard rock che non si consegna, però, all'algida stilizzazione, ma vive, anzi, di momenti incandescenti (Goat legged country rock) e ben definiti (Joyless street o Motor e Big pining, due singoli trascinanti e canonici).
Il successivo Ben Hur conferma le doti di Umber; la materia si arroventa ancor più (i nove minuti del capolavoro Dragoon, sorta di progressive hard per power trio), le parti vocali, coerentemente, si riducono alla marginalità. Una festa di sciabolate chitarristiche, acrobazie torride, indurimenti quasi metal, fughe improvvise: un disco eccezionale, all'altezza del predecessore.
Per i Bitch Magnet non è sprecato l'aggettivo seminale: Grubbs fonderà Gastr del Sol e Bastro; Sooyoung Park i Seam. 

sabato 19 maggio 2012

16 canzoni per Melissa Bassi (1996-2012)


No motion has she now, no force;
She neither hears nor sees;
Roll'd round in earth's diurnal course,
With rocks, and stones, and trees

01 - Fausto Rossi - Blues
02 - Fabrizio De André - La domenica delle salme
03 - Claudio Lolli - Piazza bella piazza
04 - Fabrizio De André - Amico fragile
05 - Ivan Graziani - Monna Lisa
06 - Lucio Dalla - Com'è profondo il mare
07 - Rino Gaetano - Escluso il cane
08 - Francesco De Gregori - Rimmel
09 - Franco Battiato - Il re del mondo
10 - Lucio Battisti - Ancora tu
11 - Alan Sorrenti - Vorrei incontrarti
12 - Antonello Venditti - Modena
13 - Giorgio Lo Cascio - Per te che mi sei compagna
14 - CCCP - Annarella
15 - Area - Gioia e rivoluzione
16 - Lucio Battisti - Il nostro caro angelo
 

venerdì 18 maggio 2012

Replacements – Hootenanny (1983)/Pleased to meet me (1987)

L'incredibile ondata di ribellismo punk che investì la nazione americana nei primi anni Ottanta, e che abbiamo recentemente investigato in nove post, regalò centinaia di brani memorabili e, soprattutto, personaggi e gruppi che, in virtù del talento superiore, esorbitarono dallo specifico ambito hardcore: Fugazi, Hüsker Dü, Minutemen, Henry Rollins, e, giù per li rametti, Beastie Boys e Moby. 
Fra questi anche i Replacements di Minneapolis, proletari e giovanissimi (Paul Westerberg e Bob Stinson avevano, allora, vent'anni, Chris Mars diciotto, Tommy Stinson quindici*); nati nel brodo contestatario, diversificarono quasi da subito la loro proposta musicale, riuscendo, in pochissimi anni, a distillare Hootenanny, già una svolta rispetto alla media hardcore del periodo: rock 'n' roll energici (Take me down to the hospital, Mr. Whirly con iniziale presa dei fondelli di Strawbeery fields forever), echi dei Cinquanta (Buck Hill), bluesacci (Hootenanny, Treatment bound), esaltazioni delle proprie origini (You lose), moderne ballate (Within your reach) sono le eclettiche e brillanti sfaccettature di un talento già dispiegato.
Con Pleased to meet me le acque sembrerebbero calmarsi: l'ottima I don't know e Can't hardly wait esibiscono persino dei fiati! Falsa impressione: si comincia con un altro piccolo capolavoro, ruvido e trascinante (I.O.U.), si sconfina nel pop d'alto livello (Alex Chilton, The ledge), poi nei ritmi sgocciolanti di Nightclub jitters, si evocano i bei tempi con Red red wine e Shooting dirty pool, ci si rilassa con la ballata acustica Skyway. Difficile trovare un punto morto nel disco: Pleased to meet me è semplicemente un altro White album approntato da Westerberg, uno dei cantautori più geniali, tirannici e sottovalutati di sempre.
Il dittico in questione, abbinato alla coppia classica Tim/Let it be, l'esordio Sorry Ma e Stink (che annovera Go, "il primo pezzo grunge della storia"**), forma uno dei vertici rock degli anni Ottanta; canzoni che, come accade solo alle stoffe ed ai metalli nobili, col tempo e l'ascolto assiduo rilucono con maggior splendore.

* Paul Westerberg, voce, chitarra; Bob Stinson, chitarra, sostituito da Bob Dunlop in Please to meet me; Tommy Stinson, basso; Chris Mars, batteria.
** Vedi la recensione di Webbaticy: "[Go] è il primo pezzo grunge della storia, forte di un atmosfera fatale e plumbea: strofa disarmante, chorus esplosivo, bridge scandito dalle urla belluine, intriso di disperazione e sporchissimo melodismo".

giovedì 17 maggio 2012

Gastr del Sol – Mirror repair (1994)/The harp factory on Lake Street (1995)


Il nucleo centrale dei Gastr del Sol origina dalla dissoluzione dei Bastro (David Grubbs, voce, chitarra; Bundy Ken Brown, basso; John McEntire, batteria) e si arricchisce della variabile di Jim O'Rourke che, nei due EP a cavallo della metà dei Novanta, entra stabilmente nell'ensemble che, nel contempo, perde Brown.
Mirror repair conferma la propensione dei Gastr del Sol per una musica da camera soffusa e stranita, quasi una distillazione lentissima del math rock dei Bastro, ridotto ai minimi termini e arrangiato con sobrietà estrema; solo nella concitatissima Dictionary of handwriting, peraltro, risalta palesemente tale ascendenza. In Photographed yawning, Why sleep o nell'eponima Mirror repair (con l'assenza delle percussioni), invece, le parti di chitarra rimandano, come nell'opera maggiore di Grubbs, The thicket, al maestro John Fahey; in Eight corners è il pianoforte a sostituire la chitarra; e se in Mirror repair è il misterioso intervento delle tastiere a rompere la distensione dello strumento guida, qui tale ruolo è assolto dai fiati: Kammerspiel, come detto, il cui tono dominante è quello d'una aristocratica rarefazione.
L'unica composizione del secondo EP, l'eponima Harp factory on Lake Street (17'12''), è un mostro tricipite: ad una prima parte, di circa otto minuti, nettamente distinta nell'ispirazione, in cui dominano le dissonanze dei fiati alternativamente sommesse ed enfatiche, succede una distesa, ma periclitante parte per voce e pianoforte, quindi un assolo, sempre di pianoforte, che si sconnette progressivamente sino al limite del rumorismo. Forti echi di Rock bottom.
Due opere non omogenee, frutto delle ispirazioni di O'Rourke e Grubbs, che andranno divaricandosi sempre più nonostante la pubblicazione di altri lavori notevolissimi (Upgrading and afterlife su tutti).

martedì 15 maggio 2012

Grateful Dead - Vintage Dead (1970)/Historic Dead (1971)


La data non inganni: i due live in questione, abbastanza rari, anche sul web, risalgono al 1966; Vintage Dead pare sia stato registrato fra il 16 e il 17 Settembre 1966 all'Avalon Ballroom di San Francisco; Historic Dead nell'Autunno dello stesso anno, fra l'Avalon Ballroom e il Matrix.
I Dead erano sulla strada per divenire i Dead; dissoltisi i Warlocks, i Nostri (Jerry Garcia, voce, chitarra; Bob Weir, voce, chitarra; Pigpen Ron McKernan, voce, tastiere, armonica; Phil Lesh, basso; Bill Kreutzmann, batteria) erano già famosi per le loro inacidite tirate dal vivo: qui li troviamo alle prese soprattutto con classici (Bob Dylan, Willie Dixon, Wilson Pickett, Elmore James) e tradizionali, ma opportunamente stravolti e, per ciò stesso, quasi di loro scrittura (i diciotto minuti di In the midnight hour).
Ho sempre avuto un rapporto controverso coi Dead, forse a causa delle tripartizioni instillate dalla scuola pubblica italiana; Mazzini-Cavour-Garibaldi, Copernico-Galileo-Newton, Sumeri-Assiri-Babilonesi, Carducci-Pascoli-D'Annunzio, Cesare-Pompeo-Crasso. Una forma mentis mutuata dalla mistica (Trinità, Trimurti ...), e poi applicata dai reduci scolastici anche in altri ambiti: Zoff-Gentile-Cabrini, Oriali-Collovati-Scirea ... e poi, inevitabilmente, in Inghilterra, Beatles-Who-Rolling Stones, e, a San Francisco, Jefferson-Quicksilver-Grateful. Purtroppo per Garcia e soci avevo un debole per Grace Slick e Kaukonen e per Happy trails e il grande John Cipollina; cosa dire? Li ho trascurati. In seguito, l'ascolto a tamburo battente dell'intera discografia (sterminata, soprattutto per i bootleg) mi ha riavvicinato a loro.
Questi concerti, come per i Can, sono una porta d'ingresso secondaria a cui accedere all'opera eccezionale dei californiani.
Non resta che ascoltarli.

domenica 13 maggio 2012

American punk-hardcore 1980-1986 vol. 9/9 (California-Idaho-Montana-Nevada) - 1^ parte/2^ parte/3^ parte/4^ parte/5^ parte/6^ parte



ARCATA

Agent 86 - Raygunomics (1984)
Agent 86 - ‘Merican youth (1984)

BERKELEY

Crucifix - Steelcase enclosure (1984)
Crucifix - Annihilation (1982)
Fang - Fun with acid (1982)
Fang - Landshark (1983)

FRESNO

Capitol Punishment - Clovis (1982)
Capitol Punishment - El Salvador (1982)
Nazi Bitch and the Jews - Dead porker (1982)

LOS ANGELES

100 Flowers - Reject yourself (1982)
Adolescents - Amoeba (1980)
Adolescents - I hate children (1980)
Adolescents - Wrecking crew (1982)
Agent Orange - Bloodstains (1980) - intro by Brooks Shields!
Agent Orange - Mr. Moto (1981)
America's Hardcore - Copsare criminals (1983)
America's Hardcore - Born prejudice (1983)
Anarcky 6 - Slam, spit, cut your hair, kill your mom (1986)
Angry Samoans - Lights out (1982)
Angry Samoans - Homo-sexuals (1982)
Anti - I don't wanna die in your war (1982)
Anti - Without love we will die (1983)
Armed Response - Ted night (1983)
Artistic Decline - Friday punk (1983)
Aryan Disgrace - LAPD (1983)
Bad Religion - Only gonna die (1982)
Bad Religion - Bad religion (1983)
Basic Math - Onward (1984)
Beast of Beast - White boys don't lie (1983)
Beowulf - Unicorn (1985)
Black Flag - American waste (1980)
Black Flag - Nervous breakdown (1978)
Black Flag - No values (1980)
Black Flag - Police story (1983)
Caustic Cause - Look to the left (1983)
Channel 3 - I've got a gun (1982)
Channel 3 - You lie (1981)
Cheifs - Riot squad (1981)
Cheifs - The lonelys (1981)
China White - Criminal (1982)
China White - Solid state (1982)
Circle Jerks - I want some skank/Beverly Hills (1980)
Circle Jerks - Red tape (1980)
Circle Jerks - Wild in the streets (1980)
Circle One - Destroy Exxon (1983)
Circle One - Patterns of force (1983)
Civil Dismay - You're so fucked to me (1982)
Civil Dismay - Warhol genius (1982)
Crankshaft - License to kill (1983)
Crankshaft - New wave homes (1983)
Cultural Breakthrough - Leave me alone (1982)
Dead Youth - Kern County (1982)
Dead Youth - Radiation fallout (1982)
Decry - Fight to survive (1983)
Decry - Last sin (1983)
Decry - Warlords (1984)
Descendents - Global probing (1981)
Descendents - I wanna be a bear (1982)
Detox - Henderson St. (1984)
Doggy Style - Nymphomaniac (1985)
Eat the Rich - Bored (1982)
Eat the Rich - You're a waste of human space (1984)
Excel - Conclusion (1985)
Fear - I love livin' in the city (1981)
Fear - New York's alright if you like saxophones (1981)
Flesheaters - Pony dress (1982)
Flower Leperds - Has hate been kind enough (1983)
F Troops - Last rites-Were the young-Death bed (1982)
Funeral - Outer edge (1981)
Funeral - Waiting for the bomb blast (1981)
Future Ruins - Any salvation left (1982)
Future Ruins - Fascist lies (1982)
Germs - Caught in the eye (1983)
Germs - Going down (1980)
Germs - No God (1980)
Grim - Government man (1983)
Grim - Straight up (1983)
Hari Kari - Pray for peace (1983)
Hypnotics - Weird people (1981)
Iconoclast - After the massacre (1983)
Iconoclast - Battlefield nightmare (1984)
Iconoclast - The end (1983)
Ill Will - Midnite deposit (1982)
Insolents - Caffeine (1983)
Invisible Chains - Paisley douce cactus juice (1983)
Justice League - Looking back (1985)
Legal Weapon - Daddy's gone mad (1982)
Lost Cause - Born dead (1982)
Love Canal - Greatest sports legends (1984)
Love Canal - We know (1984)
Mad Parade - Right is right (1986)
Mad Parade - Love is life (1986)
Mad Society - Little devil (1982)
Mad Society - Riot squad (1981)
Manifest Destiny - Protect and serve (1983)
Manson Youth - Penis brain (1983)
Mentors - Get up 'n' die (1982)
Middle Class - Out of vogue (1978)
Minutemen - Base king (1982)
Minutemen - If Reagan played disco (1982)
Minutemen - Working men are pissed (1982)
Modern Torture - Fascist media (1983)
Modern Warfare - Moral majority (1983)
Modern Warfare - One for all (1982)
Mood of Defiance - American love song (1983)
Moral Decay - America (1982)
Moral Decay - TV news (1982)
Naughty Women - Linda is a monster (1982)
New Regime - Night stix (1983)
Nig-Heist - Big wheels (1983)
Nig-Heist - Love in your mouth (1981)
Nig-Heist - Walking down the street (1981)
Nip Drivers - New Meiji takeover (1983)
Nip Drivers - Rio (1985)
Nip Drivers - Tang (1983)
NOFX - Bob Turkee (1983)
No Mercy - I've got brain damage (1984)
No Mercy - Thought of destruction (1984)
Out of Order - Concerned (1984)
Overkill - Don't wanna be told (1982)
Overkill - Burn the school (1981)
Patriots - Cavity (1983)
Peace Corpse - Quincy's lament (1983)
Pillsbury Hardcore - Kill everyone now (1985)
Pillsbury Hardcore - Ready to fight (1986)
Plain Wrap! - For what it's worth (1985)
Poison Center - Hosebag (1982)
Poison Center - Poseur (1982)
Political Crap - Slow Death (1981)
Red Beret - I can't take it (1982)
Red Beret - Saturn on (1982)
Red Cross - Annette got the hits (1980)
Red Cross - Rich brat (1982)
Red Cross - Standing in front of poseur (1980)
Red Scare - Last request (1984)
RF7 - Fortunate son (1983)
RF7 - Not now generation (1983)
RF7 - Viet Vets (1982)
Rhino 39 - Alfred (1982)
Rhino 39 - No compromise (1979)
Rhino 39 - Xerox (1979)
Riot 303 - Skate punx (1983)
Romulans - Judgment’s day (1983)
Sacrilege - Heed no warning (1986)
Sadist Faction - Twisted cross (1982)
Saint Vitus Dance Band - Chain reaction (1983)
Saint Vitus Dance Band - Your friendly local police (1983)
Secret Hate - Deception (1982)
Secret Hate - Rich man’s son (1982)
Shattered Faith - I love America (1981)
Shattered Faith - Reagan country (1981)
Shattered Faith - Right is right (1982)
Sin 34 - Runaway (1981)
Sin 34 - Who needs them (1982)
Skoundrelz - Exterminator (1983)
Skoundrelz - Gnarly division (1982)
Stalag 13 - Standing united (1984)
Stalag 13 - Statistic (1984)
Suicidal Tendencies - I shot Reagan (1982)
Suicidal Tendencies - Memories of tomorrow (1982)
Superheroines - Embalmed love (1982)
Supects - Make me (1981)
Symbol Six - Symbol Six (1982)
Target 13 - Rodney on the ROQ (1981)
Target of Demand - Target of demand (1985)
The Authorities - I hate cops (1983)
The Clones - Conform to the norm (1983)
The Conservatives - Confusion (1982)
The Conservatives - Suburban bitch (1982)
The Crewd - Dog day afternoon (1983)
The Crewd - Bobby Sands (1982)
The Demented - Back to the bed (1982)
The Demented - How can I kill you (1982)
The Dull - I hate the motorcyclist (1983)
The Joneses - Criminals (1983)
The Joneses - Criminals in my car (1982)
The Latin Dogs - Killed in jail (1982)
The Latin Dogs - What's wrong (1982)
The Sins - All your tomorrows (1982)
The Sins - Tunnelvision (1986)
The Stains - Flashing reds (1983)
The Stains - Sick and crazy (1981)
The Vandals - Frog stomp (1985)
The Vandals - Legend of Pat Brown (1982)
UXA - Tragedies (1980)
Violation - 17 ABCs (1982)
Violation - Smoke pot and die (1982)
Wasted Youth - Fuck authority (1981)
Wasted Youth - Teenage nark (1981)
White Flag - Torture chamber (1984)
White Flag - White flag (1984)
Wurm - I'm dead (1982)
Wurm - Were off (1982)
Youth Brigade - Boys in the brigade (1982)
Youth Brigade - Sink with California (1983)
Youth Gone Mad - Ode to Darby (1982)
Youth Gone Mad - Oki Dogs (1982)

ORANGE COUNTY

Civil Disobedience - Campaign promises (1981)
DI - Richard hung himself (1983)
DI - The Saint (1981)
No Crisis - Change your name (1982)
No Crisis - She's into the scene (1982)
Social Distortion - 021945 (1981)
Social Distortion - Ludeboy (1981)
Social Distortion - Mass hysteria (1982)
The Crowd - Trix are for kids (1980)
The Offspring - I'll be waiting (1986)
TSOL - Code blue (1982)
TSOL - In time (1984)
Uniform Choice - Sometimes (1984)
Uniform Choice - Uniform choice (1984)

OXNARD

AFU - High on the hog (1984)
Agression - Calling for you (1984)
Agression - Slamming at the club (1983)
Dr Know - Circle of fear (1984)
Dr Know - What to do (1983)
False Confession - Feline (1984)
Habeas Corpus - Steal you blind (1984)
Ill Repute - In society (1983)
Ill Repute - Lust bust (1983)
Rat Pack - Tell me how (1984)
Rat Pack - W. W. 84 (1984)

SACRAMENTO

Rebel Youth - All I know (1982)
Rebel Youth - Reagan youth (1981)
Rebel Youth - Think about it (1982)

SAN DIEGO

5051 - El Salvador (1983)
Battalion of Saints - Cops are out (1982)
Battalion of Saints - Minds diseased (1984)
Battalion of Saints - Witchworld (1982)
Catch 22 - Room 23 (1983)
Sacred Lies - Fuck the public (1983)
Social Spit - Kids from nowhere (1983)

SAN FRANCISCO

5th Column - Don't conform (1982)
Afflicted - Here come the cops (1984)
Angst - Neil Armstrong (1983)
Angst - Worker bee (1982)
Attitude Adjustment - American paranoia (1986)
Bad Posture - GDMFSOB (1982)
Bad Posture - Time for smack (1983)
Barely Human - No mercy no war (1984)
Bent Nails - No more riots (1982)
Black Athletes - Die laughing (1983)
Church Police - The oven is my friend (1982)
Code of Honor - What are we gonna do (1982)
Code of Honor - What price will you pay (1982)
Condemned to Death - Media control (1984)
Condemned to Death - Pain in mind (1984)
Cryptic Slaughter - Flesh of the wench (1985)
Dead Kennedys - Child and his lawn mower (1982)
Dead Kennedys - Too drunk to fuck (1981)
Deadly Reign - Systems suck (1982)
Demented Youth - Assassination attempt (1982)
Dicks (San Francisco-Austin) - Dicks hate the police (1982)
Dicks - Hope you get drafted (1984)
Domino Theory - Scare (1982)
DRI (San Francisco-Houston) - Draft me (1983)
DRI - Reaganomics (1983)
DRI - Running around (1983)
Flipper - Ha ha ha (1980)
Flipper - Sacrifice (1982)
Flipper - Sex bomb (1986)
Free Beer - Pigs in space (1984)
Free Beer - Premature enlistment (1982)
Frightwig - Beverly Hills (1985)
Frigidettes - Turmoil (1982)
Fuck Ups - Bacon 'n' eggs (1983)
Fuck Ups - I think you're shit (1982)
Ghost Dance - Shrunken heads (1982)
Holocaust - Holocaust (1982)
Impatient Youth - Impatient youth (1978)
Impatient Youth - Praise the Lord & pass the ammunition (1982)
Intensified Chaos - Intensified chaos (1982)
Juvenile Justice - S & M nightmare (1982)
Karnage - The few the proud the dead (1982)
Killjoy - Rich plastic people (1982)
Lennonburger - Reagum (1982)
Los Olvidados - Assassin of youth (1984)
Los Olvidados - Pay salvation (1982)
MAD - Holocaust (1982)
Maniax - Off to war (1982)
MDC (San Francisco-Austin) - American achievements (1982)
MDC - Dick for brains (1982)
MDC - Missile destroyed civilization (1982)
Naked Lady Wrestlers - Dan with the mellow hair (1982)
No Alternative - Dead men tell no tales (1982)
No Alternative - Make guns not love for America (1980)
Pariah - Learning process (1982)
Pop-O-Pies - Truckin' (1981)
PPG - Will it ever hand (1984)
Rebels and Infidels - Rebels and infidels (1982)
Rebels and Infidels - You're fired (1982)
Rhythm Pigs (San Francisco-El Paso) - I can fly (1984)
Ribsy - Collapse (1982)
Ribsy - Fuck me (1984)
Scapegoats - I like the streets (1982)
Scapegoats - Shit can (1982)
Sick Pleasure - Seconds of pleasure (1982)
Sick Pleasure - Sick pleasure (1982)
Slaughterhouse 4 - Four more hours (1984)
Sluglords - FTW (1983)
Sluglords - Live to live die to die (1983)
Social Unrest - Making room for youth (1981)
Social Unrest - Their mistakes (1982)
Society Dog - Working class people (1980)
Special Forces - Death squad (1984)
Square Cools - I don't wanna die for my country (1982)
Tales of Terror - Gods from outer space (1984)
The Fried Abortions - Joel Selvin (1981)
The Lewd (San Francisco - Seattle) - Fight (1982)
The Lewd (San Francisco - Seattle) - Suburban prodigy (1982)
The Unaware - Born to hate (1984)
Tongue Avulsion - Libyan hit squad (1982)
Trash - Peace of what (1984)
Treason - Drop out (1984)
Unaware - Race war (1982)
Urban Assault - Night on the town (1983)
UXB - Breakout (1982)
Vengeance - No one listens (1982)
Verbal Abuse - Power play (1983)
Verbal Abuse - Social insect (1983)
Vicious circle - Strike out (1982)
Whipping Boy - Four stations (1984)
Whipping Boy - Human farm (1982)
White Lie - Peace officer (1984)

SAN LUIS OBISPO

Assault - Personality crisis (1986)

SANTA BARBARA

RKL - Lies (1984)
RKL - No respect (1984)
RKL - USS steal (1984)

SANTA CRUZ

Executioner - 1984 (1984)
Executioner - Anarcky and peace (1984)
Executioner - Love at first sight (1984)
The Bruces - Getting closer by the hour (1984)
The Faction - Friends and enemies (1984)
The Faction - Skate harrassment (1984)

SIMI VALLEY

Scared Straight - Skate to live (1984)
Scared Straight - Take a stand (1983)

IDAHO

Civil Dissident (Boise) - Death for a buzz (1985)
Septic Death (Boise) - Quit (1984)
Septic Death (Boise) - Silence (1984)
Septic Death (Boise) - Terror rain (1985)

MONTANA

Deranged Action (Missoula) - Crooning (1983)
Deranged Action (Missoula) - Kill or be killed (1984)
Deranged Action (Missoula) - Not fair (1984)

NEVADA

7 Seconds (Reno) - Fuck your Amerika (1982)
7 Seconds (Reno) - I hate sports (1982)
7 Seconds (Reno) - Walk together rock together (1985)
Jackshit (Reno) - ET go home (1984)
Jackshit (Reno) - Foreign aid (1984)
Jackshit (Reno) - We still like drugs (1984)
MIA (Las Vegas) - New left (1982)
MIA (Las Vegas) - Tell me why (1983)
MIA (Las Vegas) - Turning into what you hate (1984)
No Deal (Reno) - Government forms (1984)
Section 8 (Reno) - Fat drunk 'n' stupid (1982)
Subterfuge (Reno) - Legal who (1984)
The Expelled (Reno) - Slam the pigs (1984)
The Remains (Reno) - Lost in a crowd (1984)
The Yobs (Reno) - Armageddon (1984)
Urban Assault (Tahoe) - Rock 'n' roll burnout (1983)
Urban Assault (Tahoe) - SLT (1982)
Wrecks (Reno) - Punk is an attitude (1982)