lunedì 7 maggio 2012

Ghost - Ghost (1990)


Fondati da Masaki Batoh a Tokyo, nel 1987, i Ghost* furono abili a rivitalizzare i fasti della psichedelia nazionale (Flower Travelling Band, Taj Mahal Travellers), miscelandoli con caute dosi etniche e folk e mantenendo, per ciò stesso, certe caratteristiche proprie della musica tradizionale giapponese.
Il loro esordio omonimo, nonostante una sicura uniformità d'ispirazione, svaria sorprendentemente fra generi diversissimi; tali iati, tuttavia, anche profondi (come fra seconda e terza traccia), non intaccano l'unità dell'opera e non suggeriscono affatto intenti eclettici superficiali e maldestri.
Il primo pezzo, Sun is tangging, sembra sgocciolata via dalle sessioni di If I could only remember my name di David Crosby; Guru in the echo sembra una canzone di celtic-rock; I've been flying, larga e quieta, potrebbe essere cantata da un David Gilmour d'annata; Ballad of summer rounder iniziata su toni acustici, si sublima in una strepitosa ballata à la Eden e finisce con un sottofondo distorto di sassofono; i riferimenti occidentali valgono, naturalmente, solo come indicazione.
Il trittico Moungod è caratterizzato da riferimenti più espliciti alle sonorità orientali: vi spicca Moungod te Deum, innervata da maestosi cori tibetani che sfumano in una pantomima da teatro Nō
Il tono unificante, riposato e pastorale, la diversità delle soluzioni, li accomunano ai Dead Can Dance, a Eden, ai Popol Vuh. Il prosieguo della carriera confermerà con altre gemme (che valuteremo) tale estetica.

* Batoh è originario di Kyoto. Alcune fonti danno il 1984 come anno di formazione: sembra troppo risalente. Masaki Batoh, voce, chitarra acustica; Michio Kurihara, chitarra elettrica; Kazuo Ogino, tastiere;  Taishi Takizawa, flauto, sassofono, teremin; Takuyuki Moriya, basso; Junzo Tateiwa, batteria.

Nessun commento:

Posta un commento