L'incredibile ondata di ribellismo punk che investì la nazione americana nei primi anni Ottanta, e che abbiamo recentemente investigato in nove post, regalò centinaia di brani memorabili e, soprattutto, personaggi e gruppi che, in virtù del talento superiore, esorbitarono dallo specifico ambito hardcore: Fugazi, Hüsker Dü, Minutemen, Henry Rollins, e, giù per li rametti, Beastie Boys e Moby.
Fra questi anche i Replacements di Minneapolis, proletari e giovanissimi (Paul Westerberg e Bob Stinson avevano, allora, vent'anni, Chris Mars diciotto, Tommy Stinson quindici*); nati nel brodo contestatario, diversificarono quasi da subito la loro proposta musicale, riuscendo, in pochissimi anni, a distillare Hootenanny, già una svolta rispetto alla media hardcore del periodo: rock 'n' roll energici (Take me down to the hospital, Mr. Whirly con iniziale presa dei fondelli di Strawbeery fields forever), echi dei Cinquanta (Buck Hill), bluesacci (Hootenanny, Treatment bound), esaltazioni delle proprie origini (You lose), moderne ballate (Within your reach) sono le eclettiche e brillanti sfaccettature di un talento già dispiegato.
Con Pleased to meet me le acque sembrerebbero calmarsi: l'ottima I don't know e Can't hardly wait esibiscono persino dei fiati! Falsa impressione: si comincia con un altro piccolo capolavoro, ruvido e trascinante (I.O.U.), si sconfina nel pop d'alto livello (Alex Chilton, The ledge), poi nei ritmi sgocciolanti di Nightclub jitters, si evocano i bei tempi con Red red wine e Shooting dirty pool, ci si rilassa con la ballata acustica Skyway. Difficile trovare un punto morto nel disco: Pleased to meet me è semplicemente un altro White album approntato da Westerberg, uno dei cantautori più geniali, tirannici e sottovalutati di sempre.
Il dittico in questione, abbinato alla coppia classica Tim/Let it be, l'esordio Sorry Ma e Stink (che annovera Go, "il primo pezzo grunge della storia"**), forma uno dei vertici rock degli anni Ottanta; canzoni che, come accade solo alle stoffe ed ai metalli nobili, col tempo e l'ascolto assiduo rilucono con maggior splendore.
* Paul Westerberg, voce, chitarra; Bob Stinson, chitarra, sostituito da Bob Dunlop in Please to meet me; Tommy Stinson, basso; Chris Mars, batteria.
** Vedi la recensione di Webbaticy: "[Go] è il primo pezzo grunge della storia, forte di un atmosfera fatale e plumbea: strofa disarmante, chorus esplosivo, bridge scandito dalle urla belluine, intriso di disperazione e sporchissimo melodismo".
** Vedi la recensione di Webbaticy: "[Go] è il primo pezzo grunge della storia, forte di un atmosfera fatale e plumbea: strofa disarmante, chorus esplosivo, bridge scandito dalle urla belluine, intriso di disperazione e sporchissimo melodismo".
Ma come? Non mi citi Will Power, uno dei pezzi fondatori del grunge insieme a Go che era contenuta in Stink?
RispondiEliminaEh ... hai ragione da vendere ... Ho rimediato.
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