lunedì 28 dicembre 2015

Fascisti, rivoluzionari, sconfitti - Musica e destra nei Settanta (Compagnia dell'Anello/Massimo Morsello/Amici del Vento)


Osservate bene la foto (potete ingrandirla).
C'è tutta l'Italia.
Lo squallore della locandina pornografica, New Luna Club Privé, appiccicata abusivamente su un cassonetto di raccolta indumenti usati; cassonetto, forse, altrettanto abusivo; a sinistra altri cassonetti - più o meno differenziati - lerci, disastrati, abbandonati nell'incuria; a destra le saracinesche di un supermercato di surgelati dismesso da almeno dieci anni, e ridotto a uno spettrale deposito di immondizie.
Corruzione, idiozia, cattivo gusto, declino economico, malgoverno. C'è di tutto, l'avevo detto.
Osservando la scena, poco prima della fotografia, mi sono venuti in mente i fascisti. Perché?
A pochi metri dal cassonetto fatale si trova la sede de Il Foro 753, un'associazione di destra. Se ricordo bene, uno dei promotori del Foro è Giampaolo Mattei. Giampaolo Mattei era (ed è) fratello di Virgilio e Stefano Mattei, vittime di un attentato incendiario avvenuto, nella zona, il 16 aprile 1973. Il padre di Giampaolo, Virgilio e Stefano - Stefano aveva otto anni - era un attivista missino e, come tale, divenne bersaglio di sei gaglioffi di Potere Operaio; fra di loro Achille Lollo, Marino Clavo, Manlio Grillo. Solo Achille Lollo, se ricordo bene, fece un po' di galera.
Quale il lascito di tanto dolore? Nulla.
A destra, ogni 16 aprile, c'è una sfilata di commemorazione nel quartiere. E basta.
Qualche giorno prima, nel medesimo quartiere si celebra - anno dopo anno - una commemorazione simile. A sinistra, stavolta; in onore del comunista Mario Salvi, ucciso da un poliziotto il 6 aprile del 1976, con un colpo alla nuca, durante una manifestazione antimperialista a Via Arenula.
Se volete sapere qualcosa dei fratelli Mattei, leggete il libro di Giampaolo (http://www.ibs.it/code/9788820045531/mattei-giampaolo/notte-brucia-ancora.html).
Se volete sapere qualcosa su Mario Salvi leggete me (http://pauperclass.myblog.it/2015/04/10/storia-mario-salvi-lindiano-sconfitto-la-alceste/)
Comunisti, fascisti, rivoluzionari; contropotere, antagonismo, alternativa, tradizione; popolo, operaio, camerata.
Di tutto questo strepito rimane solo cenere. E frugando tra la cenere si trovano solo morti. Morti per nulla. Per nulla, sono morti per nulla. L'Italia è quella della foto, non c'è niente da fare.
Degli anni Settanta mi ricordo "come per suonno". In sogno. Vorticano colori, suoni, parole, persino odori, ma remoti, e dilatati; irreali; di quelle passioni non arrivano che i sussurri della rovina e della sconfitta.  
Abbiamo perso. Su tutta la linea. Fascisti, comunisti.
Per questo, davanti a quell'immagine, a me, ex comunista, sono tornati in mente i fascisti. Ormai, guardando a ritroso, trovo ch'essi siano stati, come me, reclute e commilitoni di un battaglione votato a morte certa; comandato da generali inetti, o spietatamente collusi col nemico - generali a cui credevamo con fiducia cieca, ma che si son rivelati i nostri primi traditori.
Che altro? Lasciamo perdere. Se volete, leggete pure questo (http://mvl-monteverdelegge.blogspot.it/2014/04/mi-sa-che-io-alla-fin-fine-sono.html), e al diavolo tutto quanto.


* * * * *

Compagnia dell'Anello - Terra di Thule (1983)

Massimo Morsello - Per me ... e la mia gente (1978)

Amici del Vento - Girotondo (1978)

Per un altro gruppo storico di destra, Janus consultate il link:
http://isle-of-noises.blogspot.it/2013/03/fascisti-ma-progressivi-janus-1976-1981.html

15 commenti:

  1. Il pezzo mi piace e lo posso condividere quasi tutto; l'unica cosa che non mi trova d'accordo è la chiusa: "...al diavolo tutto quanto" Buon 2016.

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    1. Non lo so ... credo non ci sia più niente da fare di buono.
      Quindi, al diavolo.
      Buon anno anche a te.

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  2. Anche io (da buon sconfitto ma purtroppo o per fortuna con ancora tante "inconbenze" da risolvere) voglio augurare a Vlad un buon 2016, con tanti corrosivi post, buona musica e soddisfazioni nella vita.

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  3. Anch'io auguro a Vlad un ottimo 2016, possibilmente con meno cinismo e qualche svolta positiva.

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    1. Ma sì, voglio pensare positivo ...
      Se continui a postare tipi come gli Skaters, però, è impossibile ...
      Ottimo 2016 anche a te.

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  4. Va bene, lancio un discreto proposito per il 2016, di postare meno estremismi e di rilanciare il melodismo.
    Ma non garantisco.

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  5. Potremmo dire, parafrasando Hans Magnus Enzensberger, che negli anni settanta non sapevamo di vivere negli anni settanta. Oppure che i fasci e le zecche non sono più quelli di una volta...
    Della musica "di destra" (qualsiasi cosa sto termine significa) non ho mai sopportato il cantato roboante alla Guccini (mi basta e avanza l'originale) e nella gran parte dei casi la trovo anche debole musicalmente. Più un fenomeno culturale che squisitamente artistico....
    Bando alle ciancie ti auguro un buon, e cattivissimo, ed estremistico, e pessimistico, 2016. Dacci dentro mi raccomando :-)

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    1. Musica di destra è musica scritta da chi si dichiarava fascista o vicino alle tematiche del fascismo, tutto qua, una categoria tutta italiana e tutta settantina che oggi non ha senso.
      Proprio perché non ha più senso bisogna ascoltarla.
      Una volta ascoltata si darà un giudizio ... che, nel mio caso, è simile al tuo.
      Però qualche canzone occorre salvarla, se non altro come documento di un momento irripetibile.
      Ti auguro un ottimo 2016.

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  6. per chi ha vissuto quegli anni ed oggi ne ha più di sessanta è difficile non condividere questo post (al diavolo incluso...), ma soprattutto resta la consapevolezza di essere stati usati tutti, da chi gestiva il potere (esemplificativa un'intervista a Cossiga) che fa comprendere tante cose e che ovviamente non ha avuto la giusta diffussione.
    Per chi vuole cerchi su google "cossiga voglio sentire ambulanze".
    ma per chi allora ci ha creduto, anche la musica ha preso una piega discutibile, anche perchà spesso si sono dati ai musicisti ed alla loro musica,significati che non avevano

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  7. ovviamente buon anno a tutti

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    1. Questa di Cossiga e delle ambulanze non la conoscevo.
      D'altra parte da un individuo così spregevole non ci si poteva aspettare altro (per quanto possa sembrare incredibile l'ho conosciuto, piuttosto da vicino - non per lavoro, ovviamente).
      Sui significati distorti della musica ci si potrebbe scrivere un libro, a cominciare dalle famigerate "braccia tese" di Lucio Battisti ...
      Ottimo 2016 anche a te.

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