venerdì 11 dicembre 2015

The birth of Italian heavy metal vol. 1 - (Death SS/Strana Officina/Metallo Italia)


Cos'è l'heavy metal? L'ultima fase del disimpegno; o meglio: la fine dell'impegno quale mediazione fra istanze sociali e musica. L'inverarsi di questo processo è palesemente rintracciabile nella parabola sonora a cavallo tra Settanta e Ottanta: progressive escapista, quindi punk improvvisato e frontista e, finalmente, l'assalto tribale e viscerale dell'heavy metal. Attenzione: questo non significa un necessario movimento di riflusso ideologico; significa invece questo: che il folk e il rock (e certo prog colto d'area Canterbury, ad esempio) si cibavano d'una contestazione che nasceva da una analisi più o meno profonda della società contemporanea; l'hard rock e il metal erano, invece, eruzioni immediate, emozionali e irriflesse che si opponevano al buon gusto, alla borghesia e alle storture dell'esistenza occidentali. Da tale punto di vista, pur inevitabilmente grossolano, ha senso quella divisione, altrettanto grossolana, fra rock "di sinistra" o "politico" e rock duro "di destra", machista e testicolare.
L'Italia non fece eccezione. Liquidata la gloriosa parentesi prog-sinfonica e cantautorale, esauriti gli ultimi fuochi del 1977 e i petardi a miccia corta del punk, cominciò subito a formarsi, alimentato dalle ventate del New Wave of British Heavy Metal (NWOBHM), una scena heavy (molto limitata e di culto, ma, come le classifiche possono affermare, anche il prog e il punk erano relativamente limitati e di culto). L'Italia usciva dal gelo degli anni di piombo: e s'apprestava al futuro godimento di numerosi anni di merda, per citare Altan; il melodismo da Sanremo, la disco music e la new wave più trita avrebbero continuato a rifornire d'immondizia le orecchie dei conformisti, e la contestazione, pur ridicolmente esigua, sarebbe stata guidata dai metallari (parliamo dell'Italia, lo ripeto).
I primi alfieri di questo cambiamento furono davvero leggendari e la leggenda fra le leggende, anche in virtù della longevità, fu quella dei Death SS. Nonostante i Nostri abbiano ramazzato il trovarobato horror più risibile (in scena si camuffavano da vampiro, mummia, uomo lupo et cetera: i Kiss non passarono invano), il loro metal nero e obliquo ha lasciato in eredità al genere alcune gemme d'assoluta rilevanza. 

- Death SSThe story of Death SS (recordings 1977-1984; 1988) 
- Strana Officina - Rare and unreleased (recordings 1979-1989; 2014)
- AA. vv.Metallo Italia - (1982; compilazione con brani di Raff, Shout, T.I.R., Vanexa, Crossbones, Synthesis, Steel Crown, Elektra Drive).

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