Gruppo svedese (Lars Hollmer, voce, tastiere; Lars Krantz, basso; voce, Hasse Bruniusson, batteria; Henrik ''Bebben'' Öberg, percussioni), uno dei più famosi dell'ondata progressive nordica dei primi Settanta; un fenomeno ancora da valutare nel suo insieme.
Il loro esordio è fra i più citati dalle storie del settore, quelle che, quando esondano dagli alvei prog anglosassoni, tendono a farsi un po' sbrigative. Invece i Nostri meritano un ascolto approfondito. Per la carriera che li collocò (nel 1978) in RIO (Rock In Opposition), movimento anti-commerciale che riuniva, nella sua pristina integrità, altri quattro monumenti del rock contestatario: Univers Zero, Henry Cow, Etron Fou Leloublan e gli italiani Stormy Six. E per la qualità della musica che, senza toccare vette di originalità, o sorprendere per soluzioni ardite, riesce ad affascinare per il caloroso impasto vintage di tastiere e sezione ritmica; c'è poco da dire, la liquidità di questi timbri non è mai stati più recuperata nella sua virginale purezza ed è questa (a distanza di quarantadue anni) a decretare la sopravvivenza artistica di queste esili tracce.
Quanto poi alle atmosfere circensi e agli arieggiamenti da Frank Zappa che taluni sentono insistiti nel disco, meglio lasciar perdere.
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