domenica 3 novembre 2013

Ramones - Ramones mania (1988)



Quasi tutti hanno avuto degli amori. E, quasi tutti, hanno avuto degli amori adolescenziali. E tutti (la totalità) saranno stati visitati, almeno una volta nella loro breve vita, da un pensiero a mezzo tra il nostalgico e il sadico: chissà come Luana o Bianca o Maria (sì, proprio quella tipa là) sarà diventata oggi.
Lo stesso penso dei miei vecchi amori discografici. Quelli rock 'n' roll, gli amori per i brontosauri che, complice la mancanza del web, monopolizzavano gli ascolti degli adolescenti alle prime prese con un mondo sonoro sconfinato. Mi dico: chissà come suonerà alle mie orecchie The musical box oppure Isolation o Speed king, oggi, dopo decenni di altri ascolti e interessi. Un esercizio (fra il nostalgico e il sadico anch'esso) che applico, da qualche tempo in qua, con una certa frequenza. Qualche tirannosauro regge all'esame, altri meno. I Ramones a metà. Ammetto che siano trascinanti; ammetto parimenti che i due minuti al fulmicotone delle loro canzoni, portati avanti con tetragona mancanza di serietà, abbiano favorito la nascita del movimento punk-hardcore ovvero della corrente musicale in cui il ribellismo era esplicitato da una rozza goliardia e da una carica antintellettuale e antisistemica. Tuttavia, proprio le qualità più storicamente celebrate (la struttura elementare delle composizioni e la balda sicumera dei loro più sciocchi e irresistibili ritornelli) costituiscono un punto a loro sfavore. I Ramones non celano nulla: i loro giochi sono quello che sono e non hanno la minima carica eversiva; anzi, a dirla tutta, essi sono la versione riadattata dei gruppi surf rock degli anni Cinquanta, il periodo sociale più vagheggiato, nella sua innocenza, dalle nostalgie americane piccolo borghesi. Da questo punto di vista essi sono meno punk e meno frontisti di uno dei tanti gruppi hardcore dei primi anni Ottanta, specialmente quelli più trucibaldi e spontanei. 
Naturalmente, a parte tali considerazioni personali e senili, questa loro raccolta di successi (la prima pubblicata) è tutta da godere; ci sta dentro tutto, da Sheena is a punk rocker a Blitzkrieg bop, da I wanna be sedated a Teenage lobotomy.
Trenta canzoni, trenta divertenti proiettili a salve.

1 commento:

  1. Mi ricordo il loro concerto , nel 82 mi pare , al CUBO ( Bologna ) . Uno sballo incredibile !!!

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