Scrive Gottfired Benn (1888-1956) in Genio e follia: "Ora sorge una domanda particolarmente importante per la nostra indagine: in quale momento in quale condizione affiora la dote geniale all'interno di una famiglia? ... quando la famiglia comincia a degenerare. Quando, dopo generazioni laboriose, cominciano la decadenza, la bancarotta economica, il suicidio, la criminalità, è anche l'ora del genio ... diciamo piuttosto genio e degenerazione, spiegando ... che la degenerazione è la combinazione di una variante corporea negativa e di un evento psichico che non rende più possibile una vita conforme al tipo della maggioranza della specie e rende problematica o annulla la sopravvivenza dell'individuo". E ancora: "Genio è malattia, genio è degenerazione", ma ciò non basta; occorre il sigillo delle folle, della collettività: quest'ultima compie la trasformazione da malato a genio a causa del fascino demoniaco che la malattia e la psicosi riveste, a causa della morbosa piega dei "tratti misteriosi" di tali figure deviate ed anormali. "La comunità culturale ... cerca questa circolazione di psicopatia e anomalie negative; essa forma ... la moderna mitologia fatta di ebbrezza e decadenza e tutto questo lo chiama genio".
Entro il nostro sangue e i nostri umori più profondi ribolle, nonostante il rigoroso controllo del neoencefalo, l'ammirazione panica per ciò che devia dalla norma, dalle consuetudini; persiste, sepolta dalle cortecce razionalistiche, l'adorazione per la follia, per il sacro, per il rito sciamanico, per lo scatenamento liberatorio, per il mistero iniziatico.
Non è forse questo il vero segreto del rock più profondo? Il cantante avanza sul palco come un Dioniso orientale, scortato da una pletora variopinta, satiri, pantere, menadi; scatena il furore eccitando pulsioni prima sconosciute; si atteggia come un Dio malato, decadente, androgino, insinuante; lascia intravedere l'unità primigenia rispetto a cui le cure quotidiane appaiono insignificanti e ridicole; possiede i nostri cuori.
Darby Crash (1958-1980), fondatore dei Germs e dell'intero hardcore americano, fu uno di questi dei insani.
Povero Darby, povero Dioniso crocifisso!
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