mercoledì 23 gennaio 2013

AC/DC - Let there be rock. The best of AC/DC 1974-2008 (2012) 1^ parte/2^ parte


Se è vero che spesso il genio è insondabile attrazione verso gli aspetti più obliqui e malati d'una corrente artistica o d'un personaggio - attrazione poi sancita dal riconoscimento collettivo (a volte inopinato) e, infine, santificata dal conformismo, allora Led Zeppelin IV è un album geniale.
I simboli lovecraftiani, il satanismo velato, gli sbuffi sulfurei di Aleister Crowley, l'accorta gestione pubblica, le radici blues etc etc. Cosa possono contrapporre a tale spiegamento di mezzi una cricca di inglesi e scozzesi da esportazione, capitanati da un urlatore lascivo (prima) e da uno starnazzatore (poi; una gallina spennata senza voce: Pino Scotto dixit), una masnada di volgari rissaioli con un chitarrista di inesauribile buffoneria (e l'altro che sembra sempre alle soglie dell'infarto al miocardio), capaci di estenuare il buon gusto con una messa in scena dal vivo di geometrica potenza kitsch? C'è poi la questione delle radici blues ... Nessuno sa cosa siano le radici blues, forse ne saprebbe qualcosa un bluesman radicale degli anni Dieci, ma, in mancanza della testimonianza, la citazione è d'obbligo per chiunque si voglia incensare. I Led Zeppelin e i Rolling Stones c'hanno le radici blues, anzi gli Stones, abundatis abundantiam, hanno pure quelle rhythm 'n' blues, tanto chi controlla. Gli AC/DC, invece, al massimo hanno copiato i Free. Certo le radici blues non possono competere con le radici e le ascendenze jazz, vogliamo scherzare. Ne Il pendolo di Foucault di un Umberto Eco in vena di resipiscenze politiche e accademiche cosa fa il protagonista? Mentre in tutta Italia (anni Settanta) tutti menano le mani e cercano di scapolare un 18 di tanto in tanto, egli studia indefessamente e ascolta musica. Quale? Biglietto per l'Inferno, Battisti, Claudio Villa? Macché: del buon jazz naturalmente, magari in penombra sul divanetto mentre centellina qualche liquorino scelto. Gli AC/DC col jazz e le radici blues c'entrano poco, bevono birra a canna, le ascendenze musicali le hanno sicuramente bastarde e sono pure coatti. Allora? Allora dobbiamo prendere coraggio a parecchie mani, prendere la rincorsa e, nel nome di un sano ingaglioffimento e di David Lee Roth, dichiarare solennemente che Back in black è pari a Led Zeppelin IV e che Shoot to thrill è strepitosa (e meno smancerosa e piacionica di Hairway to Steven), che la tracklist in questione è strepitosa anch'essa e che comunque se questi hanno venduto più di cinquanta milioni di copie con un solo disco tanto fessi non sono.
Come vedete mi prendo delle responsabilità storiche. 
Buon ascolto.

01 - It's a long way to the top (if you wanna rock 'n' roll)
02 - Live wire
03 - TNT
04 - High voltage
05 - Ain't no fun (waiting round to be a millionaire)
06 - Dirty deeds done dirt cheap
07 - Problem child
08 - Dog eat dog
09 - Let there be rock
10 - Whole lotta Rosie
11 - Rock 'n' roll damnation
12 - Down payment blues
13 - Gimme a bullet
14 - Riff raff
15 - Highway to hell
16 - Touch too much
17 - Shot down in flames
18 - Hell's bells
19 - Shoot to thrill
20 - You shook me all night long
21 - Back in black
22 - Givin' the dog a bone
23 - Shake a leg
24 - For those about to rock (we salute you)
25 - Evil walks
26 - Flick of the switch
27 - Nervous shakedown
28 - Who made who
29 - Sink the pink
30 - Shake your foundations
31 - Chase the ace
32 - Heatseeker
33 - Stiff upper lip
34 - Thunderstruck
35 - Ballbreaker

4 commenti:

  1. Shoot to thrill è vero, è strepitosa; il pezzo migliore di Back in Black. E Back in black è senza dubbio pari a LZ4, anche dal punto di vista commerciale, "popolare" ...
    Io continuo a preferirgli Let There Be rock, il più eterodosso album "punk" del periodo.

    RispondiElimina
  2. Complimenti, un'analisi davvero interessante!

    RispondiElimina
  3. "Tanto chi controlla" è fantastica....

    RispondiElimina
  4. Hai scritto quel che avrei voluto scrivere io!
    Aggiungo solo questo:
    dopo aver salito la "Scalinata verso il Cielo", nulla di meglio che scendere con "Autostrada verso l'Inferno".
    Ciao a tutti.

    RispondiElimina