sabato 8 dicembre 2012

We are not Pink Floyd vol. 1 - Minor bands of the English Seventies (Affinity/Arcadium/Sam Gopal)

Sam Gopal

Per queste incursioni faccio riferimento al volume di Cesare Rizzi, Progressive & underground, 2003. Prossimamente ampie ricognizioni della musica progressiva, psichedelica e underground nell'Europa non anglosassone. Buon ascolto.

Affinity - Affinity (1970). Sospeso fra il soul e le influenze progressive-jazz dei conterranei Driscoll-Auger, il disco trae forza dalla bella voce di Linda Hoyle e dalle liquide tastere di Naiff. I'm and so are you, Three sisters e l'ottima rivisitazione di All along the watchtower (11'39'') meritano l'ascolto. Linda Hoyle, voce; Mike Jopp, chitarra; Lynton Naiff, tastiere, vibrafono; Mo Foster, basso; Grant Serpell, batteria, percussioni.

Arcadium - Breathe awhile (1969). La sorpresa del terzetto esaminato. Disco dalle inflessioni notturne che, nei brani lunghi, il capolavoro I'm on my way (11'52') e Birth, life and death (10'19''), rivela una non comune padronanza della drammaturgia musicale. Buona anche Woman of a thousand years. Teso e ben suonato. Da ascoltare. Miguel Sergides, voce, chitarra; Robert Ellwood, voce, chitarra; Alan Ellwood, voce, tastiere; Graham Best, voce, basso; John Albert Parker, batteria.

Sam Gopal - Escalator (1969). Ian Willis, chi era costui? Qualcuno di voi avrà indovinato: Lemmy, l'abrasivo, futuro frontman dei Motörhead, autore di gran parte delle musiche e possessore di corde vocali non ancora scartavetrate. Il disco è tributario della tradizione hard-blues britannica, ma, pur senza memorabili acuti, risulta compatto e godibile. Ian Willis, voce, chitarra; Roger D'Elia, chitarra; Phil Duke, basso; Sam Gopal, percussioni, tabla.

1 commento:

  1. Wow!
    Paradiso dei fanatici del vinile oltretutto! Gli Arcadium non credo si portino a casa con meno di 500-600 euro!

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