Cosmic Jokers - Cosmic Jokers (1974). I Cosmic Jokers sono meno un gruppo che una accolita di geniacci riuniti per l'occasione. I nomi parlano da soli: Klaus Schulze, Harald Großkopf, Jürgen Dollase, Manuel Göttsching, Dieter Dierks, Rolf Ulrich Kaiser ovvero Ash Ra Tempel e Wallenstein; e, soprattutto, Cosmic Couriers, gli interpreti della strepitosa trilogia Tarot (con Walter Wegmüller), Lord Krishna von Goloka (Sergius Golowin) e Seven up (Timothy Leary). Il primo album dei Jokers si divide in due suite (22'38''; 19'24) interamente strumentali: un piccolo capolavoro, l'ennesima cavalcata di space-psychedelia che trotta al ritmo biochimico della mente finalmente libera dal fardello della realtà.
Cosmic Jokers - Planeten sit-in (1974). Lavoro frantumato in ben tredici tracce, alcune al limite dello sketch elettronico (e di un certo didascalismo fine a se stesso). Le ultime composizioni, però, si riappropriano del modus Ash Ra Tempel e il disco decolla: Intergalactic radio guri broadcasting, Der planet des lukas e, soprattutto, Interstellar rock-Kosmische musik, quest'ultima più un paradigma epocale che semplici quattro minuti di musica celeste.
Sand - Golem (1974). Ignorarli non cambierà la percezione onnicomprensiva del progressive totale tedesco, ma vi priverà dell'ascolto di due ottime tracce: quella iniziale, quasi un classico, Helicopter (13'42''), fascinosa, incombente e dalla struttura elementare come parecchi capolavori del periodo; e quella finale, Sarah (10'42''), processione funebre che solo all'ultimo si rilassa quasi impercettibilmente in una più pacata aria purgatoriale. Da ascoltare. Hannes Vester, voce, tastiere; Ludwig Papenberg, voce, chitarra; tastiere, batteria; Christian von der Schulenburg, tastiere; Ulrich Papenberg, basso, percussioni.
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RispondiEliminaDavvero un supergruppo i Cosmic Jokers!
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