mercoledì 11 marzo 2015

Detroit rock sound - Where you gonna go. Motor City garage bands 1965-1969 (2008)/Sympathetic sounds of Detroit (2001)

Dirtbombs
Il sottotitolo a questo post potrebbe essere: non valiamo più niente, ecco la verità.
Volevo usare una espressione più forte, ma anche questa rende bene l'idea. Sì, siamo una generazione di smidollati, facciamo schifo a noi stessi. Le differenze con chi ci ha preceduto sono palpabili e nette, come strati geologici di materiali incompatibili.
L'ho già spiegato: ai tempi di MC5 la gente si faceva ammazzare nelle strade, adesso su tutte le vette è pace.
Nessuno oggi reagisce perché non ha la minima idea di come farlo; e, soprattutto, ha paura a farlo: una sorta di vergogna sociale - o di inadeguatezza - ne blocca gli atti più spontanei. Timorosi, queruli, isterici, arroganti - facce diverse di uno stesso cubo di Rubik, quello dell'impotenza.
E questo accade, pur con tutti i nostri titoli di studio, i dottorati, le lauree, le specializzazioni, la sapienza tecnica e la possibilità davvero prometeica di conoscere in tempo reale il mondo e la natura: e perché accade? Perché, in fondo, siamo solo degli attori della vita.
Il capolavoro del potere: costringerci, senza apparente obbligo, in una recitazione ben precisa.
Non esprimiamo sentimenti, ma fingiamo sentimentalismi; non rivendichiamo giustizia, ma ciò che ci hanno detto essere giustizia; non conosciamo l'amore e l'odio, ma i simulacri commerciali di queste due potenti molle all'azione. Una finzione continua, un traccheggiare da guitti che sembra farci felici  e invece conduce alla nevrosi.
I nostri vecchi avevano la seconda o la terza elementare, ma ancora possedevano passioni. Li potevi ingannare come i cafoni di Fontamara, costringerli con la forza, tenerli nell'ignoranza più brutale, limitarli in una riserva, ma era impossibile che scambiassero il bene con il male; o fingessero una vita o degli odi o degli atteggiamenti. Esisteva ancora l'indignazione, come istinto sorgivo, immediato. E un sentimento di giustizia naturale, millenario. Il benessere e la pace hanno infrollito i loro figli, e i loro nipoti e bisnipoti - noi - ridotti a innocui figurini di secondo piano, perfettamente manipolabili, e intercambiabili.
La mancanza della passione ... di empatia, di coinvolgimento emotivo. Una deprivazione emozionale che lascia sbigottiti. Di fronte alle tragedie, all'iniquità più manifesta (contro persone e popoli) si rimane assolutamente indifferenti; a volte sarcastici sino al dileggio, altre spietati sino al tecnicismo. La tragedia della Grecia, le morti per le difficoltà economiche, la corruzione più sfacciata dovrebbero incendiare il cuore e le lingue ... e invece ... non ho mai visto un corpo sociale più amorfo, passivo, cinico e tremebondo ... rifugiato nella piccineria, nei piccoli conti in casa propria, nel menefreghismo alla si salvi chi può ... perché noi non viviamo, recitiamo ... non sta bene protestare, la parte è assegnata ... coesione, placare i toni, sopire, troncare, cautela ... le ingiustizie più squallide, sbandierate con la protervia dei criminali, non provocano che qualche borbottio ... si alzano le spalle ... si sposa una causa e la si abbandona alla prima difficoltà ... si giura e si spergiura, in alto i cuori, all'arrembaggio .... e poi, al primo scoppio di mortaretto: non ho tempo, non stiamo facendo bene, mamma la pula, occorre una riunione, convergenze parallele, devo scappare ...
Detroit, deindustrializzata, spolpata, spopolata, in bancarotta, rassegnata ... la prefigurazione dell'Italia, insomma ... ma, se non altro, ricca di sacche di pura ribellione artistica: Tidal Waves, Unrelated Segments e MC5 allora; Dirtbombs, Paybacks, Buzzards adesso ... ore di grandissima musica rock da accoppiare all'altra micidiale compilation, Detroitrocksampler, compilata da Julian Cope e ammannita dal vostro Signore della Notte ... in persona ... con un poco di fatica ... sudore e qualche goccia di sangue ....
Intanto, in Italia, le solite baruffe chiozzotte: si accapigliano un critico musicale e un perfetto coglione da musicarello renziano ... uno dei tanti nadir dell'intelligenza italiana ... fra i due non saprei chi scegliere: uno è sicuramente un coglione (con la zeppola), l'altro invece pure ... venendo meno all'aurea regola: mai parlarci con un coglione, qualcuno potrebbe non capire la differenza ... e infatti ... ridicoli anche nella depressione ... un paese da tre palle un soldo, davvero ... viva Detroit!

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