martedì 24 marzo 2015

Beyond the (Italian) boundaries. Post rock vol. 10 (Giorgio 'Zanagoria' Carnini/Amedeo Tommasi/Piero Umiliani)

Piero Umiliani

Giorgio 'Zanagoria' Carnini - Trait d'union (1977). Potete gustarlo su Insight modulation (1972) o assieme a Egisto Macchi in Neuro tensivo (1971); in questo Trait d'union la qualità non cambia, al di là di un quasi impercettibile ammodernamento nel suono (il basso). Forse è una colonna sonora, forse no: importa poco. La consueta tensione stavolta affiora solo a tratti (Melismas, Trio con percussioni); altre ci si dirige verso una liquida rilassatezza (Plagal), seppur di livello, altrove (ma sì, voglio essere banale) si trova solo bella musica da ascoltare. Grande.  

Amedeo Tommasi - Spazio (1973). Webbaticy: "Più che uno sguardo alla volta celeste si direbbe un bad trip di sfasature liquide, di brancolamenti lunari; poche le fasi veramente musicali, dovuta a qualche sparuto bordone d'organo. Spericolato". Un Klaus Schulze in sedicesimo, secondo l'opinione d'altri? No, rivendichiamo a Tommasi una propria originalità: le quattordici rapide vignette sonore (tutte sui due minuti), depurate dall'ingenuità vintage, e ascoltate nel loro insieme, s'impongono con la forza dello straniamento. 

Piero Umiliani - L'uomo nello spazio (1972). Ancora temi space, anche qui difformi rispetto alla psichedelia tedesca coeva che amava diluire il proprio genio ispirativo verso Giove e l'infinito. Qui abbiamo tredici tracce (fra i due e i tre minuti) gestite dalle tastiere di Umiliani con inconsueta intensità drammatica. Da ascoltare.

2 commenti:

  1. sai dove si può trovare un rip de l'uomo nello spazio? ho il vinile ma vorrei poterlo caricare sull'ipod.

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