Piero Umiliani |
Giorgio 'Zanagoria' Carnini - Trait d'union (1977). Potete gustarlo su Insight modulation (1972) o assieme a Egisto Macchi in Neuro tensivo (1971); in questo Trait d'union la qualità non cambia, al di là di un quasi impercettibile ammodernamento nel suono (il basso). Forse è una colonna sonora, forse no: importa poco. La consueta tensione stavolta affiora solo a tratti (Melismas, Trio con percussioni); altre ci si dirige verso una liquida rilassatezza (Plagal), seppur di livello, altrove (ma sì, voglio essere banale) si trova solo bella musica da ascoltare. Grande.
Amedeo Tommasi - Spazio (1973). Webbaticy: "Più che uno sguardo alla volta celeste si direbbe un bad trip di sfasature liquide, di brancolamenti lunari; poche le fasi veramente musicali, dovuta a qualche sparuto bordone d'organo. Spericolato". Un Klaus Schulze in sedicesimo, secondo l'opinione d'altri? No, rivendichiamo a Tommasi una propria originalità: le quattordici rapide vignette sonore (tutte sui due minuti), depurate dall'ingenuità vintage, e ascoltate nel loro insieme, s'impongono con la forza dello straniamento.
Piero Umiliani - L'uomo nello spazio (1972). Ancora temi space, anche qui difformi rispetto alla psichedelia tedesca coeva che amava diluire il proprio genio ispirativo verso Giove e l'infinito. Qui abbiamo tredici tracce (fra i due e i tre minuti) gestite dalle tastiere di Umiliani con inconsueta intensità drammatica. Da ascoltare.
sai dove si può trovare un rip de l'uomo nello spazio? ho il vinile ma vorrei poterlo caricare sull'ipod.
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