Gruppo storico del progressive italiano, ovviamente. Come spesso accade i Jumbo ricadono nell'ambito prog più in virtù d'un comune sentire anti-sistema, e vagamente controculturale, che per le stimmate essenziali di genere - quelle che l'hanno definito a livello continentale e, soprattutto, anglosassone.
Ai Jumbo son naturalmente estranee le tinture escapiste, tolkeniane, oppure la lavorazione laboriosa della tessitura musicale propria di Canterbury o il dramma psicologico proprio dei Generator o Wyatt.
Il loro è un rock acido, d'assalto (vedi Biglietto per l'Inferno) che cede spesso al blues (e al beat più avvertito) grazie alla voce aggressiva di Fella (che, a tratti, stempera in un lirismo alla Lucio Dalla); non mancano nell'impasto le coloriture davvero progressive: quelle più prevedibili e caduche, alla fin fine.
DNA è dominato dai venti minuti di Suite per il signor K in cui tutti i disparati elementi della loro ispirazione convergono potentemente, fra alti e bassi.
Vietato ai minori di 18 anni? accentua la veemenza e la crudezza dei testi (toccando begli accenti di verità), e trascura gli scatti progressivi e terragni del precedente lavoro (ma non mancano, comunque, certi ruvidi empiti: Come vorrei essere uguale a te) a favore di storie di disagio metropolitano, violenza, depressione.
La musica e il cantato appaiono decisamente più equilibrati: Specchio, Gil, Come vorrei e il frontismo, pur facile, di No! caratterizzano tematicamente il miglior lavoro del gruppo.
* Alvaro Fella, voce, chitarra; Daniele Bianchini, chitarra; Dario Guidotti, chitarra, flauto, armonica; Sergio Conte, tastiere; Aldo Gargano, basso; Vito Balzano, batteria (Tullio Grantello, batteria).
I Jumbo erano un gruppo veramente coi controcazzi e la voce di Alvaro Fella una delle più belle del prog italiano (e non solo...).
RispondiEliminaDNA è un capolavoro nel suo genere; ricordo la stupenda "E' brutto sentirsi vecchi", commovente quasi fino alle lacrime. Vietato ai minori... è, a mio parere, leggermente inferiore ma....avercene ora delle opere così!
Diciamo che il secondo è un bel disco rock e basta.
RispondiEliminaDNA va bene per gli amanti del prog.
Il primo omonimo non è un granché.
Per me non è un granchè tutto quello che hanno fatto. A parte Fella, un po' banalotti e senza troppa personalità.
RispondiEliminaSei spietato ...Io mi prenderei il terzo. Per l'Italia è un bel disco.
EliminaCon tutti i tesori che c'erano nello stivale in quegli anni, la rilevanza dei Jumbo mi sembra abbastanza risibile.
RispondiEliminaForse proprio a causa di tutti quei "tesori" (alcuni dei quali francamente sopravvalutati) i Jumbo hanno vissuto un'esistenza, anche postera, abbastanza nascosta.
EliminaPensala come ti pare ma DNA forse rientrerebbe fra i 10 dischi italiani che mi porterei nella famosa isola deserta.
Un'ultima cosa a loro riguardo: i loro testi erano tutt'altro che banali. Una vera rarità nel panorama prog di quegli anni.