Pietro Grossi
Il post era inizialmente inteso a rendere noto l’unico disco, autoprodotto, di Alessandro De Lucchi, tastierista lombardo epigono di certo tangerismo fuori tempo massimo (l'avevo promesso ad un lettore; uno dei tre). Poi ho deciso di marinare il tutto in una miscela vintage di elettronica italiana (in modo da fargli prendere più sapore; con le melanzane funziona).
Nomi della musica nazionale che dovrebbero dire qualcosa alle persone che non hanno il cuore indurito - persone che dovrebbero rileggere il mio primo post su Vasco Rossi, follemente incongruo col resto del blog, in cui citavo Pasolini: “Ho letto questo libro lontano dall’Italia, in paesi in cui l’Italia non è nulla, non conta nulla, è conosciuta appena di nome: è forse a causa di questa ottica che di fronte alla letteratura italiana provo un vago senso di stanchezza, di insofferenza, e anche di vergogna, forse per essere meschinamente coinvolto in qualcosa di meschino”. Bene, l’Italia, forse, contava pochissimo anche negli anni addietro, eppure non riesco a liberarmi dall’idea che questa Italia (compreso De Lucchi) ragionasse non sulla corta e media distanza, ma cercasse, fedele ad un’estetica duramente maturata, di creare arte; un’Italia di professionisti seri o seriosi, in contatto immediato colle correnti artistiche europee e mondiali, spesso ai vertici di produzioni di risonanza internazionale.
Sempre più spesso, per motivi minuscoli, rivedendo uno scorcio della Roma dei Settanta in bianco e nero in qualche sceneggiato televisivo, oppure ascoltando la voce del maestro Grossi crocchiare dal vinile, sento crescere una nostalgia incontrollabile - e lo dico io, che i Settanta li ho vissuti da infante.
La nostalgia per un Paese migliore che è, assieme al conseguente sdegno per le legioni di magliari che ora ci dominano, il motivo profondo della nascita di questo sito.
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domenica 12 maggio 2013
Italia elettronica - (Bruno Maderna/Franco Evangelisti/Alessandro De Lucchi/Pietro Grossi)
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2013 e' anche anniversario della morte di Maderna. A Bologna si e' fatta una retrospettiva, su radio 3 qualche trasmissione di radio3 suite. Poco altro, credo, ma e' gia' qualcosa...
RispondiEliminaNon è niente. Trattano gli italiani migliori come curiosità da nerd.
EliminaE' quell'incontrollabile nostalgia d'una vita migliore, e lo dico io che i Settanta li ho vissuti da adolescente, uno dei motivi profondi per cui visito questo sito.
RispondiEliminaAvevamo le bombe, è vero, ma moriva meno gente di quanta ne muoia oggi per la mancanza di lavoro!
Ciao.
Grande, sei riuscito anche a trovare il De Lucchi (Dio te ne renda grazie!).
RispondiEliminaUna sola domanda: ma come c#@@0 si fa a scaricare da mega? Le ho provate tutte :-(.
Bisogna per forza avere Chrome?
Purtroppo sì, devi avere google chrome.
EliminaIn compenso è molto veloce.
Se non hai Google Chrome va bene anche il programma MyPony.
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