martedì 14 maggio 2013

Tripletta di fuoco e nostalgia - (Masters of Reality/Naked Prey/Sister Double Happiness)

Sister Double Happiness
Texas (Sister Double Happiness), New York (Syracuse; Masters of Reality), Arizona (Naked Prey); periodo di fine Ottanta; ogni album una canzone indistruttibile: per i Sister Double Happiness (Gary Floyd proveniva dall’hardcore dei Dicks) la traccia eponima; per i Masters of Reality (che presero il nome da un lavoro dei Black Sabbath) John Brown; per i Naked Prey What price for freedom, già proposta come antidoto alla maliconia.
Chitarre in grande spolvero: pesantissima e melodica per i Sister; insinuante e zeppeliniana per i Masters; epica come una cavalcata nel vento quella dei Naked Prey. Periodo: fine anni Ottanta, quando tutto era finito (da parecchio), ma noi non ce n’eravamo ancora accorti.
Se è vero che si invecchia quando si cominciano ad avere dei rimpianti, si è davvero vecchi quando la nostalgia invade la vita improvvisamente, per motivi apparentemente insondabili; ma il cuore presente la verità.
La vita continua come sempre. Potrei aggiungere, abbastanza felicemente. Se la vita consistesse in questo, ovvero nella cura esclusiva del proprio giardino, allora potremmo bruciare le biblioteche, alzare bandiera bianca e vivere un eterno presente. Che è quello che vuole il potere; quello vero, però. Chi è contro e possiede ciò che una volta si appellava senso morale non può che rimanere stomacato. Che spettacoli, ragazzi miei. Che nani da circo; e che ballerine! In mezzo alla pista una sarabanda infernale. Quelli che non ballano, i pochi, si accapigliano su questioncelle: decidere, davanti alla casa distrutta dalle fiamme, se portare via la televisione a schermo piatto o la posateria d'argento della nonna. Non avevo mai visto insieme tanto cinismo, mediocrità e furfanteria assieme. E che personaggi. Uomini intercambiabili. Capito? Intercambiabili, indifferenti a tutto, adattabili, ghignanti, pronti a salvarsi comunque. E i boccaloni italiani a bordo pista ad applaudire, eternamente. Quale forgia ha prodotto chi disse: Non servirò mai! E quale alambicco ha distillato invece questa poltiglia?

Amleto: Vedete voi quella nuvola che ha quasi la forma di un cammello?
Polonio: Per la messa, assomiglia a un cammello davvero.
Amleto: Mi pare che assomigli ad una donnola.
Polonio: Ha il dorso come una donnola.
Amleto: O come una balena.
Polonio: Proprio come una balena.
   
Stavolta non se ne esce per via democratica o con un trucchetto. Stavolta va a finire male.
Ormai mi gira così, che posso farci. 
Non ho altro da aggiungere.
Questi dischi vanno suonati a volume molto alto.

Sister Double Happiness - Sister Double Happiness (1988). Gary Floyd, voce; Ben Cohen, chitarra; Mikey Donaldson, basso; Lynn Perko, batteria.

Masters of Reality - Masters of Reality (1988). Chris Goss, voce, chitarra; Tim Harrington, chitarra; Mr. Owl, tastiere; Googe, basso; Vinnie Ludovico, batteria.

Naked Prey - Under the blue marlin (1986). Van Christian, voce, chitarra; David K. Seger, voce, chitarra; Richard Baden, voce, basso; Tom Larkins, batteria.

2 commenti:

  1. Fantastici master of reality, totalmente fuori epoca, un ritoo voodoo di meta' anni 80 al crocicchio che un tempo era strafa sterrata, ora asfalto. Non sono mai riuscito a procurarmi cd o vinile originali, e questo e' un cruccio...

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