Cominciamo con un’ammissione: ogni stagione ha la propria musica. Il caldo umido non va d’accordo con John Zorn e l’avanguardia; l’autunno si accorda col progressive e la sperimentale: l’inverno e l’inizio di primavera con tutto ... Il rigoglio dell’estate romana: le bestemmie nel traffico, la schiena-camicia appiccicata al sedile, l’asfalto, derubricato dalle tangenti, che cede sotto il tacco, il persistente odore di feci canine spiaccicate sul marciapiede, le torme di stranieri allucinati che si spostano fra i ruderi millenari assediati dalle bancarelle abusive, lo squallore del turismo da poco, i centurioni fasulli, gli artisti fasulli da strada, i mendicanti fasulli, i capi firmati fasulli, guardati a vista dalle forze della gendarmeria locale e nazionale, veri stavolta, i bar storici vista location di Fellini due cappuccini-due cornetti-acqua rubinetto filtrata-venti euro, lo slow food-cacio e pepe-venti euro, le impalcature eterne, i vicoli sforacchiati dai lavori eterni, l’eterna occupazione del suolo pubblico con pubblicità abusive ed invasive, la scalinata di Trinità dei Monti popolata da americani in ciabatte, inglesi in ciabatte, cinesi stanziali e romani geneticamente in ciabatte, la sommità della scalea ingombra di ombrelloni e ciarpami che negano all’esteta il liberatorio sguardo panoramico ... Ugo Pagliai ne Il segno del comando ci parcheggiava tranquillamente a Trinità dei Monti, in quello spiazzo allora deserto, davanti all’albergo Galba, A.D. 1970 circa; lo stimolo degli anni Sessanta, massime primi Settanta, si fa, quindi, davvero forte; si disseppelliscono discografie psichedeliche texane, anticaglie australiane, nostalgie californiane, merseybeat tedeschi. Assieme ai reperti più preziosi gli scavi ridonano alla luce anche qualche barattolo arrugginito, il beat nostrano; quello del periodo 1965-1970, il più stupido e coloniale, quando tutto sembrava andare bene, e gl’Italiani, come adesso, credevano che Ben King e Them avessero copiato Celentano e Caterina Caselli. Non sto qui a spiegare il fenomeno delle cover italiane di successi stranieri: rimandiamo all’informatissimo sito Musica e memoria, che ringraziamo. La versione di Hey Joe rilasciata da Martò, su testi di Francesco Guccini mi ha dato l’idea; ho trascelto quarantacinque dei più eclatanti stupri (fra centinaia), in cui testi e musiche venivano paternalisticamente edulcorati e resi disponibili ad un paese ancora energico, ma già menefreghista e disimpegnato; ne è risultata una sbalestrata galleria degli orrori sociologicamente notevole: come documento della piccineria italiana è insuperabile. I maggiori della musica Sixties si rivolteranno vieppiù nella tomba e, come notò Groucho Marx in Duck soup, dovremo rimboccargli la lapide.
Buon ascolto, si fa per dire.
4 Califfi - Ti giuro che è così (1966) [Kinks - You really got me]
4 di Lucca - Lo sai domani che faremo (1964) [Beach Boys - Surfin’ USA]
Adriano Celentano - Personalità (1960) [Lloyd Price - Personality]
Adriano Celentano - Pregherò (1962) [Ben E. King - Stand by me]
Alusa Fallax - Tutto passa (1969) [Kingston Trio/Searchers - All my sorrows]
Angeli - Dove vuoi (1968) [Who - I’m a boy]
Astrali - Vado su in alto (1968) [Byrds - Eight miles high]
Augusto Righetti - Non sei dritta (1966) [Beatles - Day tripper]
Barrittas - Ritorno da te (1970) [Cream - Sunshine of your love]
Beans - Un marinaio (1969) [Procol Harum - A salty dog]
Big Ben’s - C’è chi per amore (1966) [Rolling Stones - The last time]
Bit Nik - Ho difeso il mio amore (1968) [Moody Blues - Night in white satin]
Camaleonti - Se ritornerai (1966) [Beatles - Norwegian wood]
Camaleonti - Senza di te che farò (1967) [James Brown - It’s a man’s man’s world]
Caterina Caselli - Sono qui con voi (1965) [Them - Baby please don’t go]
Caterina Caselli - Tutto nero (1966) [Rolling Stones - Paint it black]
Cavernicoli - Se vuoi restare sola (1966) [Lovin’ Soonful - Summer in the city]
Chiodi - Accendi una stella (1966) [Neil Diamond - I’m a believer]
Chiodi e Silvio Rossi - Arcobaleno (196?) [Judy Garland - (Somewhere) over the rainbow]
Club 76 - Me ne andrò domani (1966) [Yardbirds - Heart full of soul]
Colours - Hush (1968) [Deep Purple - Hush]
Corvi - Sospesa a un filo (1967) [Electric prunes - I had too much to dream]
Crazy boys - Quando un uomo ama una donna (1966) [Percy Sledge - When a man loves a woman]
Cuccioli - Tu non sai (1967) [Who - The kids are allright]
Diabolici - Qualcuno forse piange (1967) [Jimi Hendrix - The wind cries Mary]
Dik Dik - Senza luce (1966) [Procol Harum - A whiter shade of pale]
Dik Dik - Sognando la California (1966) [Mamas & Papas - California dreamin’]
Don Backy - Mister Tamburino (1965) [Bob Dylan - Mr. Tambourine man]
Elio Gandolfi - Acquario (1968) [5th Dimension - Aquarius]
Faraoni - Dimmi se tu vuoi (1967) [Spencer Davis Group - Gimme some lovin']
Gianni Pettenati - Come una pietra che rotola (1966) [Bob Dylan - Like a rolling stone]
Giganti - Corri uomo corri (1970) [David Bowie - Space oddity]
Hugu Tugu - Fino a ieri (1968) [Jefferson Airplane - Somebody to love]
Innominati - Prendi un fiammifero (1967) [Doors - Light my fire]
Jimmy Fontana - Per vivere insieme (1966) [Turtles - Happy together]
Mario Guarnera - Le navi (1968) [Otis Redding - Sittin’ on the dock the bay]
Mat 65 - Un riparo per noi (1966) [Troggs - With a girl like you]
Pecore Nere - Torna (1966) [Troggs - Wild thing]
Profeti - Rubacuori (1967) [Rolling Stones - Ruby Tuesday]
Ribelli - Chi mi aiuterà (1967) [Supremes - Keep me hanging on]
Rogers - Tam tam (1969) [Beatles - Come together]
Templari - La luce (1968) [Zombies - Time of the season]
Trolls - Un mondo su misura (1968) [Louis Armstrong - What a wonderful world]
Uh! - Non sono solo (1970) [Beatles - I’m the walrus]
Uragani - Con quella voce (1966) [Who - I can’t explain]
Roll back the carpet! Gonna have some fun tonight. Thankyou!
RispondiEliminaGrande collezione! Per fortuna che, credo, molti di questi complessini non ebbero grande diffusione. Me li ascolterò con calma ma adesso ho bene in mente la cover di Sunshine of your love (brrrrr) e Like a Rollin Stone... (testo "di" Mogol, può essere o ricordo male?)....
RispondiEliminaUn saluto
Non credo che Mogol sia responsabile di Come unapietra che rotola. Comunque ne adattò a dozzine, compresa Space oddity (Ragazzo sola ragazza sola), cantata dallo stesso Bowie. Senza Battisti, povero Rapetti.
EliminaAscoltali, ma poi cestinali.
Il trash ti mancava, in effetti
RispondiEliminaNon ascolterò mai nulla da questa compilescion
Mi mancava? E Vasco Rossi?
EliminaNon avevi messo a disposizione una sua compilescion.
RispondiEliminaE il tema era socio-filosofico, paradigmatico, non era un post centrato su di lui
Secon do me, nella loro assoluta ingenuità, che caraterizzava tutta la musica bit italiana, queste cover sono molto belle, certo poi come in tutte le compilation c'è che svetta ma in generale il livello è sempre più che sufficiente.
RispondiEliminapoi se riesci a ripostarlo mi fai un grande favore :)
RispondiEliminaGrazie mille
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