Jade Warrior |
Khan - Space shanty
(1972). Uriel, Egg, Gong, Arzachel; e Arthur
Brown, Atomic Rooster, ELP … i quattro membri dei Khan intersecano la scena progressive
inglese ad alti livelli, ma questo loro unico album è un esempio del Canterbury
sound minore. Ottimamente suonato, e impeccabile nel recitare i luoghi comuni
del genere, per i patiti può rappresentare un classico inamovibile. Al netto dei
timbri dei primi Settanta (ah, quelle tastiere! Ah, Hillage!), però, si deve
ammettere che all’opera manca qualsiasi impennata o scarto davvero memorabili. Bella Hollow stone. Steve Hillage, voce,
chitarra; Dave Stewart, tastiere; Nick Greenwood, voce, basso; Eric Peachey,
batteria.
Kingdom Come - Galactic zoo dossier (1971). Formati
da Arthur Brown dopo il collasso di The Crazy World of Arthur Brown, i Kingdom
Come depongono le isterie psichedeliche per abbracciare uno stile positivamente
variegato, dall’energico hard prog di Space
plucks alla ballata cool strappapelle (la notevole Brains),
da andature accidentate (Simple man, Creation) sino alla frantumazione
beefheartiana (Trouble) e al prog (No time). L’insieme si mantiene su
livelli superiori alla media del periodo: da sentire, quindi. Arthur Wilton Brown,
voce; Andrew Kenneth Dalby, voce, chitarra; Michael William Grenille Harris,
tastiere; Desmond John Fisher, basso; Martin Philip John Steer, batteria; Julian
Paul Brown, voce.
Jade Warrior - Floating world (1974). I
geniacci del terzetto, gruppo la cui produzione merita un ulteriore approfondimento.
Rimasti in coppia, i multistrumentisti Duhig e Field organizzano dieci eleganti
strumentali in spaesante bilico fra soffusi e decisi influssi orientali (il titolo
equivale al nipponico Ukiyo, termine che descrive la vita e la cultura nei
quartieri a larga diffusione di teatri, sale da tè e bordelli) e indurimenti
rock occidentali (Red lotus, Monkey chart). Nonostante il disco sia
sorto sulle orme del best seller Tubular bells, esso può rivendicare una
propria elegante originalità. Da valutare con cura. Tony Duhig, voce, chitarra,
tastiere, basso, vibrafono; Jon Field, chitarra; tastiere; violoncello, flauto,
arpa, percussioni.
Bel terzetto. In particolar modo il disco dei Khan, a mio parere un piccolo capolavoro.
RispondiElimina