Cominciamo dalle cose spicciole.
Una mia conoscente, di professione avvocato, assiste, quale membro esterno (nessun incarico nessuna retribuzione), a una seduta della Commissione Nuove Povertà del Comune di Roma, presidente Gianni Alemanno. Ci va come a una scampagnata. La seduta dura poco, neanche un'ora. Il giorno dopo mi relaziona strillando: "Ma lo sai che, su ottocento milioni di bilancio il Comune ne stanzia trenta per immigrati e zingari ... non voglio essere razzista, ma trenta! Su ottocento! La capitale d'Italia ... ma come c... si fa! Ma come c... si fa! Ma c'è qualcosa sotto! ...".
Se una persona completamente disinteressata alla politica in un'oretta capisce l'evidenza della struttura del malaffare significa una cosa sola: sono tutti coinvolti, dalle dame di carità ai sindacati sino alle più alte cariche del potere tripartito: legislativo esecutivo giudiziario.
La vita politica - anzi: la vita - è una manfrina, come il Grande Fratello. Necessario che sia così. Ci sono vari ruoli: il coatto, il ciccione di buon cuore, la zoccola bona (una tettuta, l'altra no), l'iroso, il gay, la scassatimpani, il secchione, il bellone (uno zoccolo e coatto, l'altro no), l'anzianotto, e via baracconando: tutte le pulsioni del cretino televisivo hanno la loro remunerazione on video. Ci si scopre a sinistra? Ecco il Landini. Ci si scopre a destra? Ecco il Salvini. La signora vuole il moderato non berlusconiano? Ecco Alfano. Ogni elettore ha il proprio cavallo da contrapporre agli altri. Alla fine il voto. E il vincitore, sempre, è il banco.
Queste sono baruffe locali, da colonia quale l'Italia è, ma il potere usa tale sistema anche su scala planetaria, in maniera insinuante e finissima. Di questo riparleremo.
Come ne usciamo? In nessun modo. Siamo spacciati.
Diamo uno sguardo intorno. Vedete forse carne da rivoluzione? Non siamo più capaci di fare niente. Non sappiamo usare un arma, accendere un fuoco, fare il pane, piantare patate, orientarsi, nasconderci, spennare un pollo, sopportare il freddo e le privazioni in genere; la nostra volontà dura poco, come gli scioperi ... manca la luce un paio d'ore e si è in apprensione perché non possiamo scaricare le mail oppure perché i cavoli di Farmville vanno in malora ... quanti giorni di galera siamo in grado di sopportare? Quante bastonate sulle ginocchia? E un chiodo sotto le unghie?
E la nostra comprensione dei fenomeni? Ci fermiamo alla superficie, impuntandoci su delle sciocchezze per cui ci accapigliamo per giorni, mettendo in rilievo, con acribia, ogni pagliuzza ... manco fossimo notai ... ci manca la visione generale, i maestri, il passato, la magnanimità; la grandezza, il cuore. Siamo narcisi acculturatissimi, gonfi di nozioni e competenze, diplomi e attestati, che hanno perso di vista il libro per discettare dei punti e virgola.
E poi siamo buoni, troppo buoni: la non violenza, la correttezza, la parità, l'equità, la pace, non alzare i toni, non offendere, politicamente corretto, niente odio, niente clamore, coesione concertazione ragionevolezza ... tutto congegnato per evirare, sopire, troncare, attutire, smussare ... la consueta sceneggiata del potere ... non sei d'accordo? Allora sei fascista, nazista, populista, maschilista, antisemita, sei un porco, un grumo di odio, un mentecatto, una reliquia, un'anticaglia, un bastardo con la coda piena di campanelli ...
Io? Mi sa che alla fin fine sono fascista. L'ho già detto. Stavolta, in offerta speciale, vi faccio questa profezia, gratis: non so se tornerà il fascismo, ma se tornerà - senza orbace e labari neri - sarà una liberazione.
Voglio citarvi un passo da I proscritti, capolavoro di Ernst von Salomon. Il libro narra di alcuni giovani reduci dalla Prima Guerra che si arruolano nei Freikorps, antesignani delle camicie brune naziste, utilizzati in funzione anticomunista: "Ma si tratta della lotta contro l’Occidente! Della lotta contro il capitalismo! Diventiamo comunisti! Io sono pronto a venire a patti con chiunque combatta dalla mia parte!".
Così è per me.
Io? Mi sa che alla fin fine sono fascista. L'ho già detto. Stavolta, in offerta speciale, vi faccio questa profezia, gratis: non so se tornerà il fascismo, ma se tornerà - senza orbace e labari neri - sarà una liberazione.
Voglio citarvi un passo da I proscritti, capolavoro di Ernst von Salomon. Il libro narra di alcuni giovani reduci dalla Prima Guerra che si arruolano nei Freikorps, antesignani delle camicie brune naziste, utilizzati in funzione anticomunista: "Ma si tratta della lotta contro l’Occidente! Della lotta contro il capitalismo! Diventiamo comunisti! Io sono pronto a venire a patti con chiunque combatta dalla mia parte!".
Così è per me.
Non ho dubbi.Il fascismo è alle porte. Questo post lo dovrebbero fare leggere ai bambini delle scuole eelmentari, come testo educativo.
RispondiEliminaSe continua così lo leggeranno come prova, in tribunale.
EliminaIn tribunale sarò al tuo fianco.
RispondiEliminaE al gabbio?
EliminaRiascolteremo tutta la discografia degli Smiths in santa pace.
Anche al gabbio, ci puoi contare. Oltre agli Smiths mi porto Siouxsie, i Neu! e Prince.
RispondiEliminaMinchia.Minchia.Minchia. Scusa l'ntercalare. Concordo su tutto e in particolare su: SIAMO FOTTUTI.
RispondiEliminaCi stanno portando consapevolmente verso un riallineamento col Secondo Mondo; in attesa di scivolare nel Terzo.
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