domenica 13 luglio 2014

Nurse With Wound list vol. 36 - (Albrecht D./Jef Gilson/Frank Köllges)

Frank Köllges

Grazie al blogger L'Ostile Libero colmiamo tre lacune della famigerata lista.
Colgo l'occasione per segnalare due fatti, che mi stanno variamente a cuore:
1. L'uscita della terza (e non ultima) revisione di Virgin Forest, libro/saggio sulla musica nascosta (nascosta oppure volontariamente occultata) in progressivo stato di irrobustimento; si potrebbe dire che la creatura, come un Golem, si sta autoconsolidando (e si spera che non fugga dal controllo dei creatori). Si può scaricare qui in pdf
2. Il precedente post sulla Palestina è stato il nadir del blog dalla sua fondazione. Comprendo: ci sono i Mondiali, le spiagge ... oppure: luglio, dolce dormire ... ci sono tante chiavi interpretative. Una, la mia preferita, è questa: subire la storia, evidentemente, può essere piacevole.

4. Albrecht D. (e Josef Beuys) (Germania) - Performance at The ICA London 1. Nov. 1974 (1976). A causa, probabilmente, della cattiva qualità della registrazione (la low fidelity va dosata cum grano salis altrimenti si finisce fra i trendy o gli inascoltabili) tale live, piuttosto raro, risulta esclusivamente quale goffo tramestio di percussioni; l'occasionale speziatura di sfiati e vociferazioni etniche, buone per simulare una patina world, non aggiungono fascino all'insieme. Ma forse mi sbaglio.

108. Jef Gilson (Francia) - Le massacre du printemps (1971). Già con Dizzy Gillespie e con l’agitatore patafisico par excellence Boris Vian (ma anche con conoscenze della lista come Bernard Lubat, NWW156, e Michel Portal, NWW212), il pianista francese, dissacrando già nel titolo il capolavoro di Igor Stravinsky, regala sfarfallii di free jazz nervoso e provocatorio. Da ascoltare. Jef Gilson, tastiere, tuba; Claude Jeanmaire, tastiere; Jean Claude Pourtier, batteria; Pierre Moret, tastiere.

144. Frank Köllges (Germania) - Drums, voices, knispel nie (1977). Ci sono solo Köllges, e i suoi strumenti, voce e batteria, in questo disco, eppure funziona. Borborigmi, divagazioni, latrati, grida sommesse giustapposti a rullate, ammicchi, colpi di piatto, esitazioni, riprese: un catalogo mai monotono e più che divertente. Da ascoltare. Frank Köllges, voce, batteria.

1 commento:

  1. L'Ostile Libero è onorato di concorrere alla causa e sentitamente ringrazia. Durante le vacanze in giro per la Grecia, la Bulgaria e la Turchia ho appurato sconsolatamente come l'omologazione musicale imperi ad ogni longitudine. Tutti a inseguire i soliti suoni e i soliti cliché. Hip-hop compreso ma almeno non capendo mezza parola se cantato in bulgaro è più divertente : )

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