Quando, nei dialoghi finali de Il mucchio selvaggio, un omonimo di Randy, William Holden, esclama, rivolto ai fratelli Oates: "Andiamo!", uno dei due si limita a rispondere: "Sì, andiamo". Borgnine, che li aspetta fuori, si limita ridacchiare e si unisce a loro.
Senza parole. E che bisogno c'è di parole?
I quattro vanno a morire, ovviamente, e non in nome di un ideale; in nome di qualcosa d'inesprimibile che li lega intimamente (idee senza parole) e senza cui non sarebbero ciò che sono.
Sapeste quante volte mi hanno detto di scegliere il meglio o l'utile per il mio bene. E ho fatto il contrario. Questo accadeva tanti anni fa. Ora non è più questione di scelta. Devi fare il contrario. Un indizio di salute: fare il contrario.
Una cosa voglio dirvi: vivendo in tal modo, giorno dopo giorno, anno dopo anno, non si campa granché bene. Diventa tutto difficile. Scorrere in senso favorevole alla corrente, scivolare lungo un declivio prestabilito rende, invece, un senso di pienezza inimitabile, inutile negarlo. Eppure, alla lunga, giunti a un certo grado della propria esistenza, se non si è degli imbecilli a tutto tondo (moralmente inespugnabili, quindi), lisciare il pelo alla vita provoca dei rimorsi profondi e inconsapevoli e insinua l'infelicità più amara: quella di cui non si riesce a scoprire l'origine; viceversa, risalire le pietraie e le strade meno battute della montagna, può farti sbucciare le ginocchia e le mani, e imprecare contro chiunque, e rimpiangere coloro che scendono comodamente a valle, ma quando, seppur laceri, si arriva alla vetta ... sì, da lì si può dominare tutta la pianura, col cuore libero dai pesi dell'utile e del vantaggio, e scorgere la forma definitiva delle cose; e tutti quelli che prima schernivano, ora, al massimo, possono alzare il naso verso di te (anche se, spesso, si limitano a fissare le scarpe).
Non hai desideri di rivalsa, però: a te basta la vetta.
Quindi: che fare? Semplice, si va. Attenti! Non sempre è necessario fare il contrario. Ci sono età felici, chi lo nega. Questa, tuttavia, è un'epoca grigia, stupida, autistica, schizoide, immobile. Bisogna muoversi, andare in alto. Non c'è alternativa. Non mi oppongo: non serve più. Nessuno sta a sentire i ragionamenti, le prediche, gli insegnamenti, i sermoni. Occorre incamminarsi e salire. E sperare. Sperare che, una volta giunti in cima, ci sia qualcuno ad aspettarti o che altri ti abbiano seguito. Ma se anche su quella cima non ci fosse nessuno, né un albero né un sasso e neanche il diavolo, bisogna andarci lo stesso.
"Andiamo". "Sì, andiamo".
Se non sbaglio Oates, in inglese, dice qualcosa tipo "why not?" Che è ancora più nichilista, c'è perfino quella finta negazione che in realtà sancisce una brama di iniziare quella 'camminata' che è entrata nella storia del cinema.
RispondiEliminaPoi la prossima volta parliamo anche di Randy, e se intanto qualcuno ha voglia di ascoltare i 20 minuti di prayer to paradise, poi passa e lascia un commento...
Warren Oates diventa ancora più nichilista in Voglio la testa di Garcia.
EliminaHa tutto da guadagnare dal vendere la testa di Garcia, e però fa il contrario.
Ascoltiamo il contrario! (Il, non al...)
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