venerdì 25 aprile 2014

Lizzy Mercier Descloux - Press color (1979)


Dalla Francia a New York: borderline, eclettica, hipster, talentuosa, la Descloux aveva tutte le carte in regola per eccellere nell'arte di parecchi artisti americani (autoctoni o immigrati) della Big Apple: quella di stupire il mondo pur non avendo niente da dire.
Si ritrovò nella capitale del mondo a mezzo fra la dissoluzione dell'impegno politico e l'insorgere del nuovo edonismo. 
In fondo cos'era il progressive se non un impadronirsi dei mezzi classici (detenuti sin allora dal potere: musica, pittura, letteratura) e usarli in senso antiborghese? E se il progressive poltriva nel compiacimento perché non addivenire a metodi più spicci e diretti, venati da goliardia grossolana, ma splendidamente antagonisti al senso comune: punk e hardcore? Ma anche il punk fallì, bruciando se stesso in brevi deflagrazioni terroristiche. Cosa fare? La disco music e il disimpegno incalzano: inventiamoci la new wave ... suoni distaccati, amorali, filtrati dall'elettronica ... avemmo, quindi, sonorità dance dai ritmi martellati, oppure estenuate dal romanticismo blasé, o rinvigorite da toni glamour kitsch, o ancora catatoniche, sfibrate dal nichilismo atonale della no wave ... e Lizzy si trovò, poco più che ventenne, fra questi umori vorticosi ... e scelse tutto. Nella sua prima opera (almeno nella versione ampliata del 2003) coesistono le prove con i Rosa Yemen (assieme al compagno Didier Esteban) dove emerge il suo lato più minimalista e inquietante (Rosa Vertov, Herpes simplex, Nina con un tercer ojo); le versioni oblique di Mission impossible e Jim on the move (di Lalo Schifrin) e di Fever (ribattezzata sardonicamente Tumour); la notevole cover di Arthur Brown, Fire, rivisitata all'uopo con felice piglio funky/disco (appena un gradino sotto Born to be alive di Patrick Hernandez ...); altri pezzi deliziosamente schizoidi in linea colla temperie no wave (Wava, Torso corso, lo strumentale Aya mood). 
La Descloux non tornerà più a questi livelli di micidiale eclettismo.
Ci ha lasciati nel 2004. La ricordiamo con affetto. 

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