Jannick Top |
Jannick Top (Francia) - Infernal machina (2008). Numerosi reduci dall’esperienza Magma per un rimarchevole disco firmato proprio dal batterista della formazione principe dello zeuhl transalpino. L’opera, suddivisa in dodici parti, esordisce con toni evocativi e poi con una vocalità d’ascendenza etnica à la Dead Can Dance; le ritmiche inquietanti sono però quelle tipiche dello zeuhl classico e, infine, prevaricano i toni iniziali, più eccentrici rispetto al genere. Da ascoltare. Klaus Blasquiz, Natalia Ermilova, Veronika Boulytcheva, voce; Antoine Paganotti, Himiko Paganotti, Stella Vander, seconde voci; François Delfin, chitarra; James McGaw, chitarra; Jim Grandcamp, chitarra; Thibault Abrial, chitarra; Fabine Colella, tastiere; Mathias Leconte, tastiere; Jannick Top, voce, basso, violoncello, percussioni; Christian Vander, batteria; Damien Schmitt, batteria; Marc Chantereau, percussioni.
Serge Bringolf (Francia) - Vision (1981). Bringolf, autore di tre dischi solisti e di collaborazioni con Jaco Pastorius, ricade solo marginalmente nel genere da noi considerato, assestandosi su un eccellente jazz-rock attratto, però, dalla gravitazione degli anni Settanta. Ottimi gli interventi dei fiati e ammirevole, ça va sans dire, la sezione ritmica. Mano, voce; A. Eckert, chitarra; A. Lecointe, chitarra; P.Geiss, sassofono; E. Séjourné, tromba; B. Eck, tuba; E. Séjourné, vibrafono; C. Boussard, basso; Serge Bringolf, batteria.
Dün (Francia) - Eros (1981). Il capolavoro della triade in esame, unico lavoro di un gruppo scomparso nel nulla. Chitarra fusion, basso potente e pastoso, e un andamento erratico, tipico del progressive strumentale continentale, messo spesso a disagio da un inquieto basso continuo, nello stile dello zeuhl francese. Jean Geeraerts, chitarra; Bruno Sabathé, tastiere; Pascal Vandenbulke, flauto; Thierry Tranchant, basso; Laurent Bertaud, batteria; Alain Termol, percussioni.
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