Joey Santiago e Black Francis alle chitarre, Kim Deal al basso, David Lovering alla batteria formarono la miscela pop garage più durevole e memorabile della fine degli anni Ottanta. Il loro Surfer rosa (rieditato assieme all'EP Come on pilgrim) già costituisce, da solo, un best of di impareggiabile freschezza.
Essi furono abili ad ingegnare un superbo power pop (di marca americana, però, privo di certe impennate lunari britanniche) e, al contempo, a strinarne la parte più facile ricorrendo a cambi di ritmo, indurimenti, sguaiatezze proprie del garage più sanguigno e spontaneo.
Where is my mind (che tutti associamo - è un bene - alle sequenze finali di Fight club), Gigantic (unico sussulto della sottovalutata bassista Deal), Monkey gone to heaven, Gouge away, la straordinaria Hey (da risentire), Wave of mutilation sono ormai classici immarcescibili, in cui rifugiarsi quando ci assale la depressione dell'aver ascoltato tutto.
Ognuno, peraltro, aggiungerà il suo favorito. Ce ne sono tanti. Il sottoscritto, ad esempio, ha ascoltato per decenni, per centinaia di volte Ed is dead, la Boris the spider dei bostoniani. Alcuni preferiscono Bone machine, altri canticchiano da una vita la stupidina La la love you. Dei pazzi reputano superiore Trompe le monde a Surfer rosa. La vita è bella e varia, e i Pixies la rendono migliore.
01 - Bone machine
02 - Break my body
03 - Something against you
04 - Where is my mind
05 - Gigantic
06 - River Euphrates
07 - Brick is red
08 - Caribou
09 - The holiday song
10 - Debaser
11 - Wave of mutilation
12 - I bleed
13 - Monkey gone to heaven
14 - La la love you
15 - No. 13 baby
16 - Hey
17 - There goes my gun
18 - Gouge away
19 - Rock a my soul
20 - Down to the well
21 - Velouria
22 - Is she weird
23 - Stormy weather
24 - In heaven
25 - Planet of sound
26 - Alec Eiffel
27 - U-mass
28 - Motorway to Roswell
29 - Subbacultcha
30 - Ed is dead
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