venerdì 9 dicembre 2011

Popol Vuh - 5 colonne sonore per Werner Herzog: Aguirre (1975)/Cobra Verde (1987)/Fitzcarraldo (1982)/Herz aus Glas (1977)/Nosferatu (1978)


Il rifiuto del modo di vivere borghese, l'oppressione delle istituzioni sociali e religiose, il conformismo micidiale per l'anima costretta a “misurare la vita con cucchiaini da caffé”* spinse le migliori menti degli anni Settanta a spalancare quelle porte d'emergenza già socchiuse nelle decadi precedenti e a tentare qualsiasi via di fuga, anche le più improbabile.
Lo sappiamo: fu un fallimento epocale; il Moloch si prese la sua vendetta, non solo esigendo gli interessi, ma anche gli interessi degli interessi: l'anatocismo culturale (e il malloppo tutto intero, ça va sans dire) preteso per quelle brevi ore di libertà (o anarchia o confusione) è sotto gli occhi di tutti; oggi persino l'opposizione al Sistema fa parte d'Esso. Le scorie estranee sono interrate nella dimenticanza o costrette a vivere sul filo dell'illegalità.
Tuttavia, di quel tempo in cui il rifiuto fu vissuto a livello di massa, rimangono i sentieri dei boschi battuti dai Banditen, quelle anime che scelsero la lotta, l'esilio, la proscrizione: la psicologia, la politica, gli studi etnologici e la storia delle religioni aprirono varchi nei muri precostituiti: ogni ricercatore o artista declinava questa urgenza di libertà secondo le proprie convinzioni sposando il frontismo politico o l'escapismo o le culture alternative.
Werner Herzog preferì le ultime due opzioni operando la più vasta e coerente azione artistica anticapitalistica mai prodotta, almeno a livello cinematografico; questa scelta, evitare il contrasto diretto, gli procurò allora una certa aura d'ambiguità e l'accusa d'irresolutezza, ma, in compenso,  preservò l'opera dalla contingenza politica per donarle un fascino e uno splendore ormai riconosciuto da tutti. Egli fu essenzialmente un profondo esteta (germanico) e un finissimo antropologo: nelle sue pellicole, di fantasia o documentarie, vive l'eroe del Romanticismo: scarmigliato e furente nel suo assalto al cielo (Aguirre, Cobra Verde);  reietto e destinato alla morte (Kaspar Hauser, La ballata di Stroszeck, Woyzeck); marginale (Anche i nani hanno cominciato da piccoli, Il paese del silenzio e dell'oscurità); sprezzante del buon senso comune e teso verso il sogno impossibile (Grizzly man, Il diamante bianco, Fitzcarraldo). Ognuno è un outcast, un Altro, un lebbroso per la società borghese e mercantile in cui vive, che sia un individuo o, talvolta, un intero popolo (Fata Morgana, Dove sognano le formiche verdi, Ten thousand years older); tali entità entrano necessariamente in conflitto con l'organizzazione capitalistica e le relative sovrastrutture religiose e psicologiche (tempo lineare, finalismo, reificazione, mercificazione, colonialismo) rimanendone, quasi sempre, distrutte. La prima composizione dei Popol Vuh per Nosferatu, Brüder des Schattens, che asseconda magnificamente l'inizio del film, lascia intendere quanto detto: i lugubri cori si accompagnano al volo rallentato d’un pipistrello e alla visione di corpi mummificati* (coi volti stravolti dall'orrore della fine); lentamente la musica, però, si ingentilisce mentre scorgiamo l'ordinato interno della casa in cui vivono gli Harker, dove il gattino domestico gioca con un pendaglio. I due mondi, quello del vampiro (arcaico, tradizionale, rurale, selvaggio, freddo e oscuro) e quello della coppia (attuale, borghese, cittadino, addomesticato, caldo e luminoso come la Delft di Vermeer) sono irriducibili: il contatto è devastante. La città è sconvolta dalla peste portata dai topi e, in vista della fine, abbandona la ritenutezza dei propri costumi per una sorta di Carnevale da finis terrae; Nosferatu viene annientato dal desiderio per Lucy Harker anche se riesce a tramettere il proprio sangue al marito che fugge nei Carpazi, novello principe delle tenebre. Numerosi i riferimenti al Romanticismo pittorico: il veliero maledetto ricorda Turner; il baccanale in piazza La battaglia fra Carnevale e Quaresima di Bruegel; i panorami “romeni” di Nosferatu Caspar David Friedrich (Le rovine di Eldena, Abbazia nel querceto, Rovine al crepuscolo); gli incubi di Lucy Harker lo svizzero Füssli …
Il Perù (Aguirre), il Brasile (Fitzcarraldo), ancora Brasile, Africa e Colombia (Cobra Verde) e un'enigmatica Bavaria (Cuore di vetro) sono gli sfondi degli altri quattro film musicati dal gruppo di Florian Fricke. Nei primi tre si riproduce quello scontro fra culture propri di Nosferatu: i soldati del colonizzatore Aguirre sono sterminati dagli indios; il sognatore Fitzcarraldo sfrutta i nativi per fondare un teatro lirico nella giungla amazzonica (aprendo la via allo sfruttamento intensivo del caucciù); il bandito Cobra Verde sorveglia e commercia schiavi nel Dahomey. In Cuore di vetro (in cui alcuni attori recitano sotto l'ipnosi indotta dallo stesso Herzog) si assiste, invece, al trapasso da un mondo magico, di cui ormai s’è persa la memoria e la possibilità di tradizione, alla modernità rosa dal dubbio: nella scena finale (ispirata graficamente da Le bianche scogliere di Rügen di Caspar David Friedrich), forse una metafora dei viaggi spaziali, il dubbio porta gli abitanti di una piccola isola a staccarsi da questa per esplorare l’immensità del mare: l’ennesimo anelito romantico che Herzog perfezionerà nella fantasia fantascientifica di The wild blue yonder.
La musica intemporale dei Popol Vuh sottolinea, col suo ricorso a strumenti non occidentali e prevalentemente acustici, questa nostalgia indefinita ed acutissima per l’aspetto pre-storico e poetico dell’umanità destinato a soccombere di fronte alla modernità inevitabile (il doloroso vero). Un conflitto centrale che Herzog non declina con toni reazionari e antiscientisti, ma con l’umana empatia di chi assiste ad una perdita universale e gigantesca.

* T.S. Eliot, The love song of J. Alfred Prufrock, 1920.
** Sono le mummie di Guanajuato (Messico) vittime di un’epidemia di colera nel 1833.

4 commenti:

  1. Aguirre è un capolavoro (musicale, cinematografico e "attoriale"...grande Kinski!)

    RispondiElimina
  2. Magnificent! Wowee. Danke Schoen!

    RispondiElimina
  3. Thanks for this!But Herz aus Glass isn't there anymore!

    RispondiElimina