martedì 16 dicembre 2014

Nostalgia canaglia vol. 1 - Italian #1 hits (1965-1966-1967/1968-1969-1970)

Sylvie Vartan
Appena riemerso da un blackout web/telefonico (solo in Italia si può restare isolati cinque giorni con tranquillo menefreghismo), mi sono deciso al grande passo: la canzonetta italiana. Anzi: il top della canzonetta, addirittura i numeri uno nelle vendite. Devo ammettere che mi son divertito; ho ascoltato alcuni colossi della memoria italiana per la prima volta (intendo: in originale e dal primo all'ultimo secondo) e ho avuto qualche conferma e degli spunti di riflessione.
a. L'Italia era già stabilmente una colonia, niente da dire. Basta rendersi conto delle numerose infiltrazioni: cantanti variamente italianizzati (Dalida, Petula Clark, Sylvie Vartan, Antoine, George Moustaki, New Christy Minstrels, Mal, Rokes), 45 giri derivativi (Scende la pioggia e Se perdo te di Gianni Morandi rispettivamente da Turtles e Neil Diamond, L’ora dell’amore dei Camaleonti dai Procol Harum e via così) oltre all'invasione diretta dei best seller (Beatles, Sinatra, Procol Harum, Shocking Blue).
b. Se tale era la musica popolare (tale per la diffusione e la sedimentazione forte nella coscienza nazionale), il rock – il folk più impegnato e il progressive più colto - non poteva che definirsi quale esercizio intellettuale e antipopolare (lo stesso fu per l'America, in misura addirittura maggiore): addirittura eversivo rispetto alla tradizione (tanto da essere debitamente ignorato dalle classifiche di vendita, a parte isolati exploit).
c. Il tratto decisamente italiano delle canzoni da classifica (bel canto, lirica amorosa) - atavicamente italiano - non va, però, sottovalutato. La butto lì come un petardo: alcuni hit italiani del tempo non sono inferiori a quelli, coevi, americani … difficile accorgersene, tuttavia, dato che, in quanto colonia culturale, siamo addestrati da tempo a disprezzare il materiale autoctono … poco male, finché ci sono in ballo Al Bano e Nicola Di Bari, ma tale snobismo ci ha portato poi a sottovalutare colpevolmente ambiti sonori di rilievo assoluto: library music, musica colta, cantautorato underground et cetera.
Con tale ultima considerazione non voglio certo dare la stura allo strapaese, ovvero alla magnificazione di ogni breccola prodotta entro in confini nazionali, anzi; occorre sempre mantenere uno sguardo generale, impassibile, e, per quanto possibile, il senso delle proporzioni. È indubbio, tuttavia, che certe manifestazioni del pop italiano siano state trascurate, persino derise: ingiustamente, poiché esse mantengono, anche a livello di testimonianza sociale, un notevole spessore.
Nei sei anni esaminati risalta il genio di Lucio Battisti, il preveggente e ribaldo qualunquismo di Adriano Celentano, la forza del bel canto di Al Bano, Mina, Modugno, la scapigliata irruenza di Caterina Caselli e Little Tony.
Su tutto aleggia la potente signoria della nostalgia, tara inestirpabile del giudizio; qui il riascolto lega il sentimento a dolcissime regioni del vissuto e della memoria. E, si badi, non solo della memoria individuale, ma nazionale – il rimpianto dell’Italia che fu.

1965

1-5
Gianni Morandi
Non son degno di te
6-8
Bobby Solo
Se piangi se ridi
9-11
New Christy Minstrels
Le colline sono in fiore
12
Pino Donaggio
Io che non vivo senza te
13-18
New Christy Minstrels
Le colline sono in fiore
19-22
Mina
Un anno d'amore
23-25
Nini Rosso
Il silenzio
26-27
Petula Clark
Ciao ciao (Downtown)
28
Gianni Morandi
Se non avessi più te
29
Jimmy Fontana
Il mondo
30-31
Gianni Morandi
Se non avessi più te
32-35
Petula Clark
Ciao ciao (Downtown)
36-38
Jimmy Fontana
Il mondo
39-47
Gianni Morandi
Si fa sera
48-51
Adriano Celentano
La festa
52
Dalida
Il silenzio

1966

1-2
Adriano Celentano
La festa
3-5
Adamo
Lei
6-14
Caterina Caselli
Nessuno mi può giudicare
15-23
Beatles
Michelle
24
Gianni Morandi
La fisarmonica
25-31
Giganti
Tema
32-35
Gianni Morandi
Notte di Ferragosto
36-46
Frank Sinatra
Strangers in the night
47-50
Adriano Celentano
Mondo in mi 7a
51-53
Rokes
È la pioggia che va

1967

1-2
Rokes
È la pioggia che va
3-4
Gianni Morandi
Se perdo anche te
5-14
Little Tony
Cuore matto
15-18
Gianni Morandi
Un mondo d'amore
19-21
Equipe 84
29 settembre
22-26
Fausto Leali
A chi
27-32
Adriano Celentano
La coppia più bella del mondo
33-36
Al Bano
Nel sole
37-41
Procol Harum
A whiter shade of pale
42-47
Nico e I Gabbiani
Parole
48-49
Dalida
Mama
50-52
Camaleonti
L'ora dell'amore

1968

1-7
Camaleonti
L'ora dell'amore
8
Don Backy
Canzone
9
Antoine
La tramontana
10
Don Backy
Canzone
11-14
Antoine
La tramontana
15
Brenton Wood
Gimme a little sign
16
Georgie Fame
La ballata di Johnnie & Clyde
17
Brenton Wood
Gimme a little sign
18-26
Patty Pravo
La bambola
27-28
Riccardo Del Turco
Luglio
29-30
Franco I e Franco IV
Ho scritto t'amo sulla sabbia
31-35
Jimmy Fontana
La nostra favola
36-39
Adriano Celentano
Azzurro
40-43
1910 Fruitgum Co.
Simon says
44-50
Camaleonti
Applausi
51-52
Sylvie Vartan
Zum zum zum

1969

1-2
Sylvie Vartan
Zum zum zum
3-7
Gianni Morandi
Scende la pioggia
8-9
Bobby Solo
Zingara
10-14
Nada
Ma che freddo fa
15-19
Barry Ryan
Eloise
20-23
Equipe 84
Tutta mia la città
24-26
Adriano Celentano
Storia d'amore
27
Al Bano
Pensando a te
28-35
Mario Tessuto
Lisa dagli occhi blu
36-39
Mal
Pensiero d'amore
40-41
Dik Dik
Il primo giorno di primavera
42-50
Georges Moustaki
Lo straniero
51-52
Gianni Morandi
Belinda

1970

1
Gianni Morandi
Belinda
2-3
Lucio Battisti
Mi ritorni in mente
4-8
Gianni Morandi
Ma chi se ne importa
9-10
Shocking Blue
Venus
11-12
Adriano Celentano
Chi non lavora non fa l'amore
13-20
Nicola Di Bari
La prima cosa bella
21
Beatles
Let it be
22-26
Aphrodite's Child
It’s 5 o’ clock
27-30
Renato (Profeti)
Lady Barbara
31-38
Domenico Modugno
La lontananza
39
Mungo Jerry
In the summertime
40
Rare Bird
Sympathy
41-45
Mungo Jerry
In the summertime
46-47
Aphrodite’s Child
Spring summer winter and fall
48-52
Lucio Battisti
Anna


4 commenti:

  1. Al genio di Battisti è mancato solo il riconoscimento estero, che peraltro cercò registrando un disco in Inglese nel 77, ma la sua pronuncia era così imbarazzante che si passò oltre.
    Conosco (per ascolti indotti durante l'infanzia e la prima adolescenza) diversi titoli fra quelli elencati; alcuni fanno venire il diabete, altri fanno sorridere, altri sono ottimi pezzi. Ma il meglio venne dopo il 1970, secondo me.

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    1. Neanche sapevo di questo disco in inglese.
      Non è facile sfondare nella madrepatria (gli USA) quando parli la lingua delle colonie.
      Resta un genio, che si è imposto alla mia attenzione solo col passare degli anni.
      Ero diffidente verso parte dei cantautori italiani, a volte con ragione, a volte no. Ultimamente sto rivalutando parte di loro.

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  2. Risposte
    1. Musicale ... prima sopportavo poca gente, inclusi Guccini e De Andrè ... ora sono più benigno. Mi piacciono i minori Lolli, Lo Cascio, più irregolari come Fausto Rossi e Camisasca ... Dalla, Venditti e De Gregori solo per gli inizi ... Graziani e Bennato un po' sottovalutati ... Gaetano pompato,ma bravo ... Battiato lo veneravo, ora lo venero a intermittenza ...
      L'unico che si mantiene a livelli d'eccellenza sempre è Battisti.
      Quelli più recenti non li conosco o mi fanno venire l'orticaria.
      Forse mi sbaglio.

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