Emanazione di Mick Farren, i Deviants*, già Social Deviants, sono unanimemente considerati il maggior gruppo underground britannico dei Sessanta. Anarchici, strafottenti, sempre in prima linea negli happenings a sfondo sociale e politico, si rappattumavano presso l'UFO, primo focolaio controculturale di Londra.
L'esordio, programmatico sin dal titolo, vede la luce in seguito a vicissitudini picaresche: registrato con quattro soldi, distribuito da un'etichetta costituita per l'occasione (Underground Impresarios) attraverso canali alternativi (i negozi contigui alla rivista IT) s'impose proprio per l'assoluta mancanza di politezza e di complessità strutturale. Non solo: l'inno Deviation Street, Garbage, I'm coming home, in fondo blues grezzi e mattacchioni, danno, a tratti, la sensazione di già sentito (impazzavano al tempo i recuperi r&b, massime quelli di Animals e Them, per citare i maggiori dell'ambito anglosassone). Eppure, come accade spesso, la sincera cattiveria, la pristina voglia dello sberleffo e l'empito degli esecutori trasmuta questi limiti in pregi; anzi l'intera operazione è così ruvida e diretta da reclamare una sorta di originalità indiscussa.
Il successivo Disposable è più costruito. Non mancano nuove provocazioni (Let's loot the supermarket, Pappa-oo-Mao-Mao, sulle note di Surfin' bird dei Trashmen), ma le parti migliori sono l'iniziale Somewhere to go, con Farren invasato alla Jim Morrison, e la chiusura, inquietante, di Last man.
Meno devastanti degli MC5 (Farren fu un rappresentante della Pantere Bianche come John Sinclair**), meno efficaci politicamente di Fugs e Country Joe, i Deviants, pur nella riconosciuta eccellenza di queste due prove, confermarono che il radicalismo americano coevo (che operava in ambiti sgombri dall'impaccio della storia) era difficilmente eguagliabile.
* Mick Farren, voce; Sid Bishop, chitarra; Cord Rees, basso, poi sostituito da Duncan Sanderson; Russel Hunter, batteria.
** Alla reunion dei Deviants, officiata da Farren, partecipò anche Wayne Kramer, chitarrista di MC5.
What a great photo that is!
RispondiEliminaComunque Ptoff è un grande album, forse la scena di Detroit non era replicabile in UK
RispondiEliminaGrazie per aver pubblicato questi capolavori!
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