mercoledì 30 aprile 2014

Virgin Forest vol. 1 - Hidden music from Argentina (Charly Garcia - Clics modernos (1983)/Pescado Rabioso - Artaud (1973)/Manal - Manal (1970))



Foreste vergini, territori sonori da esplorare, hic sunt leones, terrae incognitae, Atlantide, Lemuria, Eldorado, Catai ...
Esistono lande musicali ancora da scoprire (o riscoprire)?
La risposta è: sì, certamente ...
La musica incognita, anzi, supera di gran lunga quella conosciuta, apprezzata, divulgata e sulla quale si esercita il discorso critico ... Attenzione! Ciò non significa necessariamente che la musica sepolta sia ingiustamente dimenticata o, addirittura, superiore, in media, al mainstream; quel che si vuole significare (sin dalla creazione di questo blog) è questo elementare concetto: per giudicare occorre conoscere la totalità di un fenomeno ... solo in tal modo risulteranno accettabili le gerarchie di valore ...
Per decenni siamo stati imbrigliati da storici che propinavano il rock in base a triadi commerciali definite: Beatles, Rolling Stones, Who ... Sex Pistols, Clash, Siouxsie ... Genesis, Pink Floyd, Yes ... Ora, finalmente, il Web rende possibile ciò che prima non era nemmeno pensabile: la riscrittura della storia in base alla reperibilità quasi completa di ciò che è stato prodotto nella storia del rock, dal 1950 a oggi: a qualsiasi latitudine ... si può ascoltare tutto ... il lavoro che ci attende è enorme, immane, ma piacevole ...
Modestamente ho cercato di introdurre il coltello della sovversione in parecchi ambiti: ecco le serie sul punk e l'underground inglese, sulla prima psichedelia e il rock giapponese; ecco le bislacche liste di Nurse With Wound e Julian Cope, l'hardcore americano; le antologie sulla musica dell'Est, sul prog italico; ecco, ancora, l'hard/heavy metal anno per anno, lo zeuhl, il kraut, le sonorità popolari, e, più timidamente, il punk nostrano e la coldwave transalpina ... La legge morale dell'operazione è: chi sente cento album in tutta la vita ha una propria gerarchia; chi ne sente centomila ne possiede una di certo diversa, assai poco mainstream, ma assolutamente veritiera ... questa la nostra mira ...
Ma dove si nascondono queste zone vergini?
1. In piena luce, ma nascoste dal fogliame critico. È il caso, ad esempio, del punk inglese o del progressive: celebrato, famigerato, ridotto quasi a luogo comune: i Sex Pistols, i Clash oppure PFM e Genesis ... Decenni di critici pigri hanno generato utenti torpidi e che reagiscono in automatico come i cani di Pavlov ... suona la campanella e i cani sbavano anche se non c'è il cibo ... suona la campanella punk o prog e gli ascoltatori sbavano Sex Pistols e Genesis ... Di fronte a foreste di conifere immense ci si ferma davanti ai primi due alberi, pur importanti: i Sex Pistols e i Genesis ... ma oltre si stende un territorio dove solo pochi specialisti si avventurano ... ma a noi gli specialisti servono poco ... a noi interessa lo sguardo d'aquila che rende padroni del panorama sonoro totale: ed ecco allora Crass, Modry Efeckt, Czesław Niemen, Collegium Musicum, Come ... Basta potare i luoghi comuni e spuntano in piena luce capolavori all'altezza dei campioni più chiassosamente pubblicizzati (a volte con ragione, a volte no).
2. In piena ombra. Perché? Per l'estinguersi di una moda (non sarà il caso di rivalutare certo country rock? certa new wave?); per la mancanza di ristampe; perché certi ambiti erano ritenuti non degni di considerazione (la library music, il beat, la popular music); per la provenienza da territori musicali non anglosassoni (Sud America, Nord Europa, ex area sovietica, Estremo Oriente, Italia ...) e via così.
Per le zone in piena luce continuerò le serie già innescate; per le zone in ombra ecco la serie Virgin Forest ... si comincia con tre dischi argentini ... poi si continuerà con altre esplorazioni sommarie che, se coronate da successo, avvieranno, a loro volta, serie più articolate ... già vedo in prospettiva il prog nordico o l'hard rock sudamericano ...
Il lavoro è enorme; gli riserverò, come al solito, l'entusiasmo del divulgatore, e i miei migliori ritagli di tempo (la vita incombe ...), ma una cosa definitiva va detta: è ormai doveroso mettere fra parentesi le storie del rock già scritte ... e non dare nulla di scontato ... all'armi, ognuno sia il proprio Bangs o Bertoncelli ...

Charly Garcia - Clics modernos (1983). Charly Garcia, voce, tastiere; Larry Carlton, chitarra; Pedro Aznar, voce, chitarra, basso; Casey Scheverrell, batteria.

Pescado Rabioso (Luis Alberto Spinetta) - Artaud (1973). Luis Alberto Spinetta, voce, chitarra, tastiere; Emilio Del Guercio, basso; Carlos Gustavo Spinetta, batteria; Rodolfo García, batteria

Manal - Manal (1970). Claudio, chitarra; Alejandro, basso; Javier, voce, batteria.

6 commenti:

  1. Grande intro, Pescado Rabioso è impressionante, dalla voce alla chitarre. Tornerò per ascoltare Charly Garcia insieme a Larry Carlton (mi piace quest'ultimo).
    A presto!

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  2. Spero di potere copiare e incollare e tenere d parte...Sto, come sempre, raccogliendo i frammenti.
    Poi, secondariamente un corollario.

    ***

    Le triadi, le endiadi, il tema del “doppio”, sono facili generalizzazioni che il mondo dello spettacolo ha sempre utilizzato per ottimizzare la sua proposta, di fatto sfrondando la scelta dei fruitori. Ma non solo. E' anche un meccanismo che facilita il compito di giornalisti, diffusori, pubblicitari, per veicolare gli artisti e i loro successi.
    Coppi e Bartali, Monroe e Mansfield, Beatles e Stones, Spears e Aguilera, diventano “personaggi” in una storia, recitando come in un gioco di ruolo. Sono quelli che stanno alla luce, sulla cima assolata dell’ iceberg. E alla gente piacciono le storie, piace il carico e motivo di un protagonista contro un antagonista, di un buono e bello contro un brutto e cattivo. In questo caso, ognuno ha la possibilità di scegliere il suo eroe. Poi basta però, la libertà finisce li.
    Daniele Luttazzi, a suo tempo buon autore satirico prima di cadere in disgrazia proprio sotto la mannaia di internet, ci ricordava che:

    “ln America, gli strateghi politici di destra hanno scoperto che l’elettorato non vota in modo razionale, ma in base a suggestioni emotive. ll programma elettorale diventa secondario, se non sai come raccontarlo. Vinci le elezioni (e questo il trucco prodigioso) se lo sai raccontare come una storia che crei con l’elettore un legame emotivo.”

    Questo è tanto più vero quanto applicato alla musica “di consumo”. Immaginate una parafrasi di questo tipo:

    ln America, gli strateghi del marketing hanno scoperto che i consumatori non acquistano seguendo il proprio spirito critico, ma in base a suggestioni emotive. ll valore artistico diventa secondario, se non sai come raccontarlo. Diventi una star (e questo il trucco prodigioso) se lo sai raccontare come una storia che crei con il consumatore un legame emotivo.
    Così il “consumatore” diventa “fan”.

    Il colonnello Tom Parker fu il primo a seguire il canovaccio, e si creò il Mito Elvis.
    Molta musica sommersa manca di questo: di emozione costruita, di legame emotivo con l’ascoltatore. Niente legame, niente memoria.

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    1. Bisogna separare estetica e pubblicità ...
      Ammetto che, a volte, sia doloroso ...

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  3. Olè, non ne conosco manco uno: centro pieno. Ascolto a parte, il tuo scrivere è sempre un gran bel leggere...

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    1. Il prossimo lo facciamo su Piero Pelù ... riabilitato dopo le purghe

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  4. post ricco ed intrigante.
    come logico aspettarsi da te.
    ciao, e grazie
    magar

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