venerdì 1 marzo 2013

Early psychedelia vol. 10 (Bad Seeds/Zachary Thaks/13th Floor Elevators/Kenny & The Kasuals)

13th Floor Elevators

13th Floor Elevators (USA, Texas, Austin) - The psychedelic sound of 13th Floor Elevators (1966). Psichedelia di purezza assoluta. Se You’re gonna miss me (scritta da un Erikson diciassettenne) è il singolo che dona riconoscibilità al gruppo, sono brani come Roller coaster o Fire engine a caratterizzare questa felice stagione: la chitarra di Sutherland e il jug di Hall (sorta di piccola damigiana suonata a bocca), senza rinunciare all’aggressività elettrica, straniano il suono sino a renderlo vibrante e sospeso. Solo i Pink Floyd di Lucifer Sam o i migliori americani (Jefferson, Byrds) si avvicineranno a tali latitudini. Roky Erikson, voce, chitarra; Stacy Sutherland, chitarra; Tommy Hall, jug; Benny Thurman, basso, violino; John Ike Walton, batteria.

Bad Seeds/Zakary Thaks (USA, Texas, Corpus Christi) - A Texas battle of the bands (1995; recordings 1965-1966). Nati l’uno dalle ceneri dell’altro (il filo che li unisce è Mike Taylor: i Thaks furono una sua backing band) i gruppi ebbero anche un’altra notevole filiazione, i Liberty Bells (che indagheremo prossimamente assieme ad una nuova raccolta dei Thaks dove compare Face to face, omaggio al feedback di Jeff Beck). Nonostante la bassa qualità della registrazione, s’intravede la potente caratterizzazione dei brani: un florilegio che non hai mai cadute di tono. Ottime A taste of the same, 3/5 mile in ten seconds e I’m a man. Bad Seeds: Mike Taylor, voce, chitarra; Rod Prince, chitarra; Henry Edgeington, basso; Bobby Donaho, batteria/ Zakary Thaks: Chris Gerniottis, voce; Pete Stinson, chitarra; John Lopez, chitarra; Rex Gregory, basso; Stan Moore, batteria.

Kenny & The Kasuals (USA, Texas, Dallas) - Nothin’ better to do/Things getting’ better (1993; recordings 1965-1967). Texas: il secondo epicentro della più pura psichedelia americana. Nati come Illusions Combo, trasformatisi poi Ken Daniels Combo e, finalmente, in Kasuals, i Nostri immagazzinano una serie di piacevoli singoletti (a cominciare da Nothin’ better to do e dalla cullante Strings of time) passando per le inevitabili cover anglosassoni (It’s allright dei Kinks e You make me feel so good degli Zombies). L’ingresso di Jerry Smith è decisivo: Journey to Tyme, dichiarato omaggio al viaggio psichedelico forte dell’inaudito fuzz bass e l’aggressivo classico Things gettin’ better sono le punte di un repertorio al di sopra della media. Kenny Daniel, voce, chitarra; Jerry Smith, chitarra [Richard Borgens; Tommy Nichols]; Paul Roach, tastiere; Lee Lightfoot, basso; David "Bird" Blachley, batteria.

2 commenti:

  1. I 13th Floor Elevators per quanto restino forse un "piccolo" gruppo per il senso comune, sono stati veramente dei giganti nel loro genere. Precoci, futuribili, "spiritualmente" impegnati, matti come dei cavalli. Tutto il primo album (copertina compresa, perchè questa è una che va nella top 10 se non nella top 5) è oggetto sonoro e non importantissimo.
    Reverberation resta il mio pezzo preferito del lotto.

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  2. The links don't work anymore.......a re-up????

    I link non funzionano più ..... un re-up????

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