venerdì 2 ottobre 2015

Steve Albini celebration - Big Black - Lungs (1982)/Bulldozer (1983)/Atomizer (1986) & Rapeman - Budd (1988)

A proposito di dischi della fine.
Dischi per la propria fine.
Il mio funerale avrebbe dovuto essere rumoroso. Parecchio.
Quand'ero molto giovincello dicevo. "Se mi dovete seppellire fatelo con i Black Sabbath. Voglio War pigs".
Quando fui meno giovincello corressi: "Se mi dovete seppellire fatelo con i Black Flag. E cercate di invitare Rollins".
Poi, col tempo ... "Se mi dovete seppellire fatelo con i Melvins. Invitate King Buzzo".
Ma corressi ancora: "Chiamate Pino Scotto. Fategli fare un bel discorso, di quelli che mi piacciono: tre bestemmie e mezzo concetto".
Adesso, che non ho più voglia di fare niente, manco di postare questi post insulsi, mi è venuta voglia di catafottermi nell'altro mondo con Steve Albini.
In fondo Steve Albini è sempre stato con me.
L'inizio sferragliante di Monobrow è depositato nelle mie cellule. Purtroppo non troverete Monobrow fra i dischi che vi offro oggi, ma potete recuperarlo qui:

http://tuningmaze3.blogspot.it/2010/05/rapeman-discography.html

Anzi, facciamo così: ve lo metto fra i video di youtube.
E buona fine a tutti.

5 commenti:

  1. Si la fine. L'ho conosciuto tardi Albini, come troppe cose, ma guarda il caso: full immersion un paio di settimane fa. Notte.

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  2. I don’t know how should I give you thanks! I am totally stunned by your article. You saved my time. Thanks a million for sharing this article.

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  3. Ma chi se lo incula Steve Albini. Io al mio funerale voglio come minimo il requiem di Mozart oppure qualche tenebroso madrigale di Gesualdo di Venosa. Manie di grandezza? Forse, ma in fondo si muore una sola volta. O no?

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    1. Lo dice pure Tex Willer: "Coraggio, si muore una volta sola".
      Ma vuoi mettere Steve Albini in chiesa?
      Bisogna andarsene con un po' di scandalo.

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    2. Sai che scandalo!
      Come quelli che si riempiono il corpo di tatuaggi e credono di essere "alternativi" e "trasgressivi". Dammi retta:al giorno d'oggi è più scandaloso Mozart.

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