giovedì 24 settembre 2015

Scratch Acid - The greatest gift (1982) ovvero: aspettando il grande botto

A cosa ci siamo ridotti?
Ma non erano le forze della controinformazione a dover liberare il mondo?
Non eravamo noi tutti, tramite il magico mondo virtuale, a doverci unire, pian piano, per denunciare al popolo del Mondo Connesso i sotterfugi ignobili e criminali del potere e agire di conseguenza?
A cosa ci siamo ridotti?
A qualche coglione che sbraita soluzioni da saltimbanco e non riuscirebbe a portare verso di sé manco una maggioranza qualificata dell'assemblea condominiale.
A qualcuno squilibrato che crede a tutti i complotti e, quindi, di fatto, non crede più a niente.
A qualche vecchio umanista cattolico che spurga un po' di veleno, ma sa già, in cuor suo, che le sue mura sono state abbattute dalle trombe di Gerico della propaganda e le trincee improvvisate travolte da una artiglieria disinformativa mai vista (e sospettata) prima?
A qualche arnese che blatera di economia e vaticina ogni settimana la fine del mondo finanziaria?
A professorini insultanti che pontificano narcisisti, ma poi, all'atto pratico (armiamoci!), vengono seguiti da dodici-persone-dodici?
A chi crede che il petrolio è finito e quindi ...
A chi crede che alluvioni e terremoti sono gestiti dalla CIA ...
A cosa ci siamo ridotti?
Ve lo dico io: a gente che aspetta il botto.
Siccome non sappiamo fare più niente aspettiamo il botto fine-di-mondo che ci libererà dai tiranni a cui non sappiamo manco fare il solletico.
Se solo ci vedessero i nostri vecchi. Quelli che oggi avrebbero cent'anni. Loro non ci sono più eppure mi vergogno lo stesso.
Che merdoni: non sappiamo trovarci un lavoro decente, lottare per il nostro paese umiliato ogni giorno, non sappiamo difendere le conquiste sociali, i tesori d'arte, i panorami, le pietre millenarie, la cultura eterna, non sappiamo neanche più fare a pugni, rimorchiare, avere una visione basica e limpida di ciò che è giusto e sbagliato ... non sappiamo sparare, accendere un fuoco, orientarci, coltivare la terra, alzare un muretto ... niente.
Pure le foto sono impietose: una foto in bianco e nero degli anni Cinquanta: guardateli bene in faccia ... duri, atticciati, ben rasati o con barbe appena accennate, ispide e metalliche, solidi ... per loro un sì era sì e il no era no ... una stretta di mano bastava a suggellare i patti ... fate qualche confronto con gli ominicchi attuali: i capelli fonati, il tatuaggetto, le camiciole, gli occhialini, la barbetta scolpita.
Fanfaroni pieni d'aria. Niente, non sappiamo fare niente. Noi che dovevamo cambiare tutto e invece ... manco una sfilata contro un ripetitore vicino alle scuole elementari ... ne sono testimone; tutti indignati ... furibondi .. maledetti politici ... ci hanno venduti ... alla prima manifestazione si presentano in quaranta ... alla seconda in dieci ... saliti a venti dopo qualche giro di telefonate ... il ripetitore è ancora là e ci resterà ... complimenti ... 
L'acqua del tale acquedotto di provincia ha più metalli pesanti di quella di Fukushima ... bene, protesta! Eravamo in cinque.
Siccome siamo dei molluschi, dei rammolliti, dei bruti, il nostro unico atto rivoluzionario è quello di aspettare il grande botto: prima o poi, pensa qualcuno, il sistema imploderà su se stesso e allora tutto cambierà ... sì, come no, aspetta e spera ... coglione ... e sotto le macerie dell'implosione chi ci resta? Obama, Bill Gates, la Goldman Sachs? Sicuro, come dubitarne ... coglioni due volte, tre volte ... cento, mille.
Come nelle epigrafi murali dei Settanta: uno due tre cento mille Mario Salvi! 
I conigli - che siamo noi, perché questo siamo: dei conigli - aspettano con ansia quella fine del mondo che si sostituisca agli impulsi rivoluzionari che non hanno più ... torpidi svogliati tonti ... con le loro competenze da quattro soldi ... uno straccio di diploma e discettano come Socrate nel Fedone questi pagliacci ... era meglio non avere studiato, questo è sicuro ... datemi qualche divisione di vecchi analfabeti e conquisterò l'Italia ... ora capite cosa voleva dire Marlon Brando/Kurtz in Apocalypse now ...
Avete letto? La Deutsch Bank sta per crollare! Il capitalismo è morto, abbiamo vinto! Come no, sicuro ... intanto passa la manovra per tagliare 13 miliardi di prestazioni sanitarie, coglione ... 
Poveri vecchi nostri ... e povero Mario Salvi che si è preso una palla in testa per difendere la democrazia e i poveri ... almeno lui c'ha provato, nelle strade ... con l'eskimo e la sciarpetta, vecchio Gufo ... beato te che non puoi vedere e sentire!

4 commenti:

  1. Mario Salvi e i tanti come lui si rivolterebbero nella tomba a vedere i loro nipotini (inteso in senso politico) e le nuove conquiste a cui ha portato la "lotta comunista".

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    1. Se penso a quanta gente è morta, ha avuto la propria vita distrutta o si è sacrificata (a destra e a sinistra) per un ideale che quattro cialtroni stanno svendendo, mi viene il voltastomaco.

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