L'avevo sottovalutato.
Questo è davvero un beau geste.
Una epitome di modestia, riservatezza, sobrietà e realismo.
Basta auto blu, amazzoni, smargiassate, proclami, concioni in mimetica, ammicchi, vendette, furbatine, numerologie massoniche.
Via da tutto.
Un mestiere finalmente, un negozietto tutto suo; la partita IVA, l'IMU, l'IRPEF, Equitalia; il commercialista, i fornitori e il brivido del lavoro, a quarant'anni suonati. Per la prima volta (ma che dico del lavoro? Del job).
Lontano dalla menzogna, dalla grandeur di latta, dalle piccole sopraffazioni, da Orfini, Crozza, Ballarò; dai giornalisti piaggiatori: Rosario Linguadolce, Monica Zoccoli, Teobaldo Cialtrelli; via dai politologi un tanto al chilo, dalla Confindustria, dal sindacato rosso e giallo, dal Sole 24Ore, da Susanna Scamuffo, dal Corriere della Serva, dal Menzognero, dai centristi, comunisti, destrorsi; via da tutti, dai zapatisti, dai focolarini e dai fascisti (i fascisti ... sapete chi è fascista? Uno che, sui blog, storpia i nomi. Attenti, se trovate uno che storpia i nomi sui blog ... ecco, quello è un bel fascione).
Bravo Matteo.
L'intimità della casa (parva sed apta mihi), dopo il duro lavoro, i resoconti della moglie, il cicalare dei figlioletti; e la mattina ancora al lavoro: IRPEF, IVA, IMU, Equitalia, i contributi, l'INPS, la cassa artigiani, i fornitori, i clienti, e soprattutto: le chiamate isteriche dei clienti ... corri di qui corri di là ... le multe, i semafori, il parcheggio inesistente, la monnezza, i muri lordati dai writers, le doppie e triple file, le merde dei cani, la fretta, lo zingaro appostato, il drogato che chiede l'elemosina, il tunisino che lava i vetri (un pacco di fazzoletti? 1 euro), il cliente che non paga, il nero per far tornare i conti, la fattura sì o no, famo un po' in bianco e un po' in nero, e poi torni alla macchina e te l'hanno graffiata oppure non trovi il gommino del tergicristallo ... e poi le pratiche del condominio, del municipio, del comune, della regione, i regolamenti, i permessi, i lasciapassare, le fatture, gli scontrini, la monnezza, la caldaia, il passo carrabile, l'insegna, i controlli della macchina, la revisione, il bollo, l'assicurazione, il cambio olio, il meccanico, l'elettrauto, il bus che non passa, il bus che passa ma non puoi salire perché ci sono venti stronzi che murano le porte, ma tu fai finta di niente, meglio la metropolitana, meglio, che c'è l'aria condizionata ... e poi: il brivido del lavoro ...
Un gesto coraggioso.
Se non ti fossi ritirato ti voterei.
Benvenuto fra noi.
Quello che hai raccontato, è ciò che accade nella vita reale, agli uomini comuni. Quelli che si fanno un mazzo di culo, per andare avanti tra mille difficoltà ,mille paure. Adesso scopriamo(dopo la batosta) che il Job..(ahahaha) ha creato posti di lavoro, ma che se ne vada affanculo e di corsa.
RispondiEliminaDi posti di lavoro ne crea di più il blowjob.
EliminaGarantito.
Il problema è sempre lo stesso: l'italico gregge legge di sfuggita su tutti i media che ad aprile l'occupazione è cresciuta di 159.000 unità e l'imbecille di Firenze diventa il salvatore della patria.
RispondiEliminami spiace deluderti, ma nella foto si vede chiaramente vicino all'attività un vendesi.
RispondiEliminaMa secondo te, chi è nelle condizioni di vivere senza lavorare e senza problemi di equitalia o altro, torna indietro.
sarebbe un beau geste, ma infatti non lo fa nessuno, specie in Italia
Bello, rinfrescante. Peccato che il racconto di fantascienza sia cosi breve..
RispondiEliminaAndy